Niente fusione per le due società del native advertising Taboola e Outbrain
Le due realtà avevano annunciato il merger nell'autunno del 2019, un'operazione che avrebbe dovuto dare vita ad un unico player del comparto con un valore stimato di 2 miliardi di dollari, pari circa 1,8 miliardi di euro (ne abbiamo parlato qui). L’obiettivo dell'operazione che avrebbe unito le due piattaforme di content recommendation sarebbe stato quello di creare un network di 20 mila siti con un pubblico stimato in oltre 3 miliardi di persone.
La notizia dell’interruzione delle trattative è stata annunciata da testate internazionali, ed è atteso un annuncio ufficiale nei prossimi giorni.
A portare alla rottura dell'operazione, rimasta a lungo in sospeso a causa dei lavori dei vari organismi antitrust, sarebbero state le conseguenze del deterioramento delle condizioni del mercato per l'intero settore della pubblicità digitale durante la pandemia, le cui conseguenze si sono fatte sentire anche nell'ambito del native advertising: "Abbiamo visto cambiare le condizioni del mercato a causa del Covid-19 e abbiamo deciso di interrompere l'accordo", riporta una persona informata sui fatti a TechCrunch. "È stata un'operazione molto lunga e non è piacevole interromperla... ma fare marcia indietro è la mossa giusta."
Negli scorsi mesi Taboola avrebbe perso alcuni clienti importanti, a causa del cambio di condizioni di mercato (in particolare, la società israeliana avrebbe smesso di offrire minimi garantiti agli editori, passando a una retribuzione in revenue share). Questo avrebbe contribuito all'incapacità della società di disporre dei finanziamenti necessari per portare a termine l'operazione di merger, come previsto dall'originario accordo di fusione.
L’accordo era stato approvato dall'antitrust statunitense ma era ancora sotto esame da parte delle omologhe autorità britanniche e israeliane.
Secondo i termini dell'intesa stipulata lo scorso anno, gli azionisti di Outbrain avrebbero ricevuto 250 milioni di dollari in cash e il 30% del capitale delle nuova società, che avrebbe mantenuto il brand Taboola. A guidare la nuova realtà sarebbe stato il Ceo Adam Singolda, fondatore e attuale Ceo di Taboola.