01/06/2022
di Simone Freddi

Ricette italiane… da collezione: Giallozafferano lancia un set di NFT dedicati ai piatti più amati

Il progetto, realizzato in collaborazione con OMD e ACTA Fintech, conferma il DNA innovativo del food media brand più popolare d’Italia. Andrea Santagata: «Per Gruppo Mondadori il business digitale cresce oltre la media di mercato»

Per la prima volta, le grandi ricette della cucina italiana diventano degli oggetti digitali da collezione, grazie a Giallozafferano. Martedì il food media brand del Gruppo Mondadori ha presentato a Milano il suo primo set di NFT, 15 opere digitali dedicate ai piatti italiani più amati del mondo, preparati da alcuni degli chef più affermati del panorama nazionale secondo la ricetta tradizionale e trasformati in NFT in edizione limitata grazie alla blockchain.

Le prime 4 opere del progetto, nato in collaborazione con l’agenzia media OMD Italy e sviluppato insieme alla società specializzata in NFT Acta Fintech, sono già acquistabili sulla piattaforma Opensea al prezzo di 99 euro. Ci sono il Risotto alla Milanese del pluristellato Alessandro Negrini; il Tiramisù tradizionale di Frau Knam e la versione speciale di Ernst Knam; la Pizza Margherita del campione mondiale Davide Civitiello e la Carbonara di Luciano Monosilio, lo chef che l’ha resa un piatto dell’alta ristorazione.

(nella foto, da sinistra: Fabiano Taliani, CEO di ACTA Fintech, Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media, Giorgia Paloschi, Strategic Director di OMD Italy, Fulvio Pravadelli, Direttore Generale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano)

Ogni piatto è stato fotografato da Marianna Santoni, artista punto di riferimento della fotografia digitale a livello internazionale, per poi essere trasformato in un NFT. Il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto al Banco Alimentare.

«Da sempre Giallozafferanoè in prima linea nel cogliere le innovazioni offerte dal digitale - ha dichiarato Andrea Santagata, direttore generale di Mondadori Media -. Ora facciamo un passo in più, approdando nel Metaverso per certificare in digitale, per la prima volta, le grandi ricette della cucina italiana: un progetto importante, che nasce intorno a tre obiettivi: innovare, portando nel mondo virtuale le più autentiche e rappresentative ricette della cultura culinaria del Paese; proteggere e diffondere il Made in Italy, selezionando il meglio dei suoi prodotti e garantendone l’autenticità attraverso la tecnologia blockchainfare del bene, sostenendo Banco Alimentare, per donare cibo a chi ne ha più bisogno».

I benefit riservati ai possessori dell’NFT di Giallozafferano

L’iniziativa è stata presentata con un evento speciale presso la sede della Veneranda Fabbrica del Duomo, a cui Giallozafferano ha donato il primo NFT del Risotto allo Zafferano, affinché sia custodito per sempre nell’Archivio dell’ente. Di ogni ricetta, infatti, verranno creati 99 esemplari, dei quali uno sarà destinato a una organizzazione, mentre i restanti 98 saranno messi sul mercato.

(Nella foto Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media, con gli chef che hanno firmato le ricette NFT di Giallozafferano: da sinistra, Alessandro Negrini, Frau Knam, Ernst Knam, Luciano Monosilio, Davide Civitiello)

Chi acquisterà gli NFT di Giallozaferano, otterrà un token numerato e certificato. Ogni NFT darà la possibilità di visionare l’esclusiva ricetta, correlata da un testo approfondito con la sua storia, in italiano e in inglese, e di partecipare a una speciale Masterclass virtuale, a partire da settembre: un’esperienza unica per apprendere tutti i segreti di un piatto perfetto direttamente dalle sapienti mani dello che ha firmato la ricetta. 

Per ogni ricetta verrà inoltre messo all’asta 1 NFT Special Edition, al prezzo base di 5.000 euro: al possessore è riservato uno showcooking esclusivo con lo chef autore del piatto negli studios di Giallozafferanoe una cena privata per 4 persone.

Nel corso di quest’anno la collezione si arricchirà di altre 11 ricette iconiche, per poi proseguire nel 2023 con altri piatti della cucina italiana. «Con questo progetto varchiamo le frontiere del metaverso per preservare le ricette originali della cucina più amata al mondo, ma può essere l’inizio di un percorso importante, infatti crediamo che gli NFT possano diventare una piattaforma importante di business e servizi», ci ha detto ancora Santagata.

Giallozafferano conferma così il proprio DNA innovativo. «La testata è nata sul web, e attorno ai social ha creato la più grande community di foodblogger del Paese e tra le maggiori anche a livello internazionale: con oltre 40 milioni di follower, di cui oltre 20 sulla piattaforma estera, siamo il quarto media brand più seguito al mondo sui social» rivela il DG di Mondadori Media, che aggiunge come proprio quest'area sia uno dei principali driver di crescita anche a livello di business. «I progetti speciali che nascono sui social stanno crescendo a doppia cifra. Non solo per Giallozafferano, ma per tutti i nostri brand la raccolta digitale sta andando molto bene e chiuderemo il primo semestre in positivo, oltre la media del mercato».

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