Riprende a crescere il business pubblicitario di Spotify. Nel terzo trimestre dell'anno il colosso dello streaming online ha realizzato 185 milioni di euro di ricavi pubblicitari, in crescita del 9% rispetto all'anno precedente e del 41% rispetto al secondo trimestre 2019, condizionato dal Covid.
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“I ricavi supportati dalla pubblicità di 185 milioni di euro hanno superato le nostre previsioni, mostrando un ritorno alla crescita a seguito dell'impatto della pandemia globale nel secondo trimestre” scrive Spotify nella nota di accompagnamento alla trimestrale, aggiungendo che il dato di settembre è stato in particolare molto positivo.
La ripartenza del business degli annunci, spiega la società, è stato trainato soprattutto dal settore emergente dei podcast e dalla piattaforma Ad Studio, dove di recente hanno debuttato i video.
Complessivamente, Spotify ha chiuso il terzo trimestre con 320 milioni di utenti attivi (+21 milioni in un trimestre) di cui 144 milioni di abbonati a pagamento (+6 milioni in un trimestre, +31 milioni rispetto a un anno fa). Di conseguenza, in aumento sono anche i ricavi, pari a 1,98 miliardi di euro nel trimestre (+14% anno su anno).
I profitti restano un obiettivo ancora distante, anche se la perdita operativa è molto diminuita (40 milioni di euro, contro i 167 milioni un anno fa), mentre la perdita netta è passata da 356 milioni di euro a 101 milioni. Se il miglioramento complessivo si deve alla crescita dell'utenza, il risultato meno che proporzionalmente positivo si deve a una diminuzione dell'ARPU (ricavi medi per utente), calato del 10% e assestato nel terzo trimestre 2022 a 4,19 euro.