Un nuovo nome, un nuovo logo e un sito profondamente rinnovato: qualche mese fa Subito è stato oggetto di un importante rebranding, che ha aperto una nuova “era” per il primo portale di annunci online, sia in termini di comunicazione che di business. E adesso, forte di un’immagine ancora più “appealing” nei confronti di utenti e inserzionisti, Subito prepara la sua nuova offerta adv, avendo ben chiari quelli che saranno i suoi punti di forza. Ne abbiamo parlato con Claudio Campagnoli, Head of Sales di Subito.
Come si compone attualmente l’offerta pubblicitaria di Subito?
La nostra concessionaria è formata da due anime: la prima, che è anche quella storica, è legata al mondo dell’advertising nazionale, l’altra, quella più giovane, si sta invece sviluppando sul terreno dell’advertising locale e sta crescendo in maniera molto forte. In entrambi i casi, mettiamo a disposizione degli inserzionisti tutta la flessibilità della concessionaria di Subito nel creare assieme progetti unici, creativi e personalizzati. Disponiamo infatti di un team che ha la capacità di analizzare le esigenze del cliente e di aiutarlo a sviluppare la creatività più adatta per avere un prodotto che risponda esattamente ai suoi bisogni. Qualche novità in vista? Stiamo già valutando nuovi formati e soluzioni impattanti che offrano a noi nuove opportunità di business e agli inserzionisti nuovi modi di entrare in contatto con il target di riferimento. Entro la fine dell’anno o al massimo all’inizio del 2016 proporremo una nuova offerta pubblicitaria sempre più incentrata sull’audience e sui dati, spingendo la convergenza tra desktop e mobile e focalizzandoci specialmente su soluzioni native.
Recentemente, Schibsted Media Group, realtà di cui fate parte, ha siglato un accordo con AppNexus, ora partner tecnologico e piattaforma di riferimento per la vendita degli spazi in Programmatic e RTB delle property del Gruppo. Come vi muovete sul fronte dell’adv data-driven e cosa comporterà questa partnership per Subito?
Prima di tutto ci tengo a sottolineare che Programmatic ed RTB non vanno visti come qualcosa di potenzialmente problematico, ma piuttosto come un’opportunità, come una nuova modalità più smart di gestire gli spazi pubblicitari. Potendo sapere esattamente dove e quando sarà “attiva” una campagna, il dato e la sua analisi, soprattutto qualitativa, assumono un ruolo fondamentale, soprattutto se l’inserzionista è un esperto del settore. La partnership con AppNexus ci permetterà di perfezionare e rendere ancora più efficace le attività di programmatic adv che stiamo già svolgendo internamente alla nostra concessionaria con un team dedicato, targettizzando in maniera puntuale e in tempo reale la campagna. Inoltre, sarà possibile incrociare altri dati parlando con gli inserzionisti su scala globale e non solo su scala nazionale.
Quali sono i vostri obiettivi in termini di raccolta pubblicitaria per il 2015? E quali sfide vi attendono nel 2016?
L’obiettivo è quello di chiudere il 2015 con la stessa crescita del 2014, consolidando il nostro posizionamento sul mercato tra i principali player dell’advertising. Fortunatamente siamo in linea con le previsioni e questo è un indice che il mercato dell’advertising online continua a rispondere positivamente. Nel 2016 miglioreremo ulteriormente il cuore tecnologico per gestire al meglio tutti i dati anche a livello di Gruppo e guarderemo con particolare attenzione al mobile, che oggi porta già il 65% del nostro traffico, anche se bisognerà capire appieno che cosa significhi investire in advertising su mobile. Una sfida questa che ci vede già protagonisti nelle discussioni dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano assieme a tutti i big player del mercato.