18/11/2024
di Andrea Di Domenico

Triboo, ricavi a -15,7% nei nove mesi ma segnali di recupero nel terzo trimestre

La divisione Media, attiva nel mercato pubblicitario, ha registrato entrate per 13 milioni con un margine operativo di 1,2 milioni. Corno: «Fiducia per il 2025»

Giulio Corno, AD del Gruppo Triboo

Il gruppo Triboo, attivo nei servizi digitali e nel mercato pubblicitario, ha reso noto l’andamento dei primi nove mesi dell’anno, evidenziando una contrazione dei ricavi consolidati, ma anche segnali di recupero nel terzo trimestre.

I ricavi consolidati al 30 settembre 2024 ammontano a 48,6 milioni di euro, in diminuzione del 15,7% rispetto ai 57,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il terzo trimestre ha mostrato un parziale recupero rispetto alla flessione registrata nei primi sei mesi, quando il calo era stato del 19,2%. L'Ebitda adjusted consolidato si attesta a 5,1 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 5,4 milioni al 30 settembre 2023.


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La posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per 17,9 milioni di euro, di cui circa 4,2 relativi a debiti per affitti e leasing. Per quanto riguarda le singole divisioni del Gruppo, la divisione Digitale ha generato ricavi pari a 35,7 milioni di euro, con un EBITDA adjusted di 5 milioni di euro (14%), mentre la divisione Media ha chiuso i primi nove mesi con ricavi di 13 milioni di euro e un Ebitda adjusted di 1,2 milioni di euro (9,2%).

Giulio Corno, Amministratore Delegato di Triboo, ha commentato i risultati: "Il 2024 continua ad essere un anno sfidante, in termini di contesto macroeconomico e di mercato di grande difficoltà sui principali settori di riferimento per i servizi del Gruppo, quale quello della moda e del lusso, portando un impatto rilevante sui ricavi e sull’andamento del circolante; ciò che spiega, congiuntamente con la normale stagionalità del business e-commerce stesso, l’andamento della PFN."

Corno ha poi aggiunto: "Per far fronte a questi fenomeni abbiamo intrapreso un importante processo di ottimizzazione dei costi e di adeguamento della struttura organizzativa anche grazie all’introduzione di un utilizzo esteso della AI nei settori della programmazione, dei contenuti e del customer care. Queste azioni, che iniziano a esplicare il loro effetto, hanno permesso di difendere un buon livello di marginalità operativa, in attesa della partenza dei nuovi importanti contratti già in portafoglio, prevista per il primo semestre del 2025. La combinazione di questi elementi ci permette di guardare con fiducia al prossimo esercizio per il quale attendiamo una crescita dei risultati ed un ritorno alla redditività netta positiva”.

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