L’industria televisiva italiana si mobilità per il World Tv Day, la giornata delle Nazioni Unite dedicata alla televisione, quest’anno intitolata “TV makes a difference”. In un anno in cui più che mai la televisione ha dimostrato il suo ruolo centrale nella società alla luce della pandemia. Venerdì 21, in occasione della ricorrenza, FCP-Assotv, l'associazione delle concessionarie di pubblicità in tv, trasmetterà uno spot che sottolinea ruoli e valori del mezzo. Allo stesso tempo, l'organismo richiama l'attenzione delle istituzioni in particolare in vista dello switch off del 2022, verso il quale “oltre 4 milioni di famiglie italiane” non sono ancora pronte e rischiano di essere tagliate fuori”.
Leggi anche: CORONAVIRUS: ANCHE I GIOVANI SI INFORMANO PRINCIPALMENTE IN TV
Quattro sono in particolare i punti su cui FCP-Assotv invita a riflettere, partendo dall’assunto che - recita una nota stampa - la tv fornisce ogni giorno un reale e continuo sostegno alle persone e alle aziende, risultando quindi in grado di fare la differenza nel rendere questo mondo un posto migliore. Eccoli come riportati dal comunicato:
1: Centralità del mezzo TV e Totale Ascolto in crescita nel 2020
Il 2020 è un anno “indimenticabile” con cambiamenti e accelerazioni definite “secolari”. I media sono stati profondamente colpiti e la TV è stata sempre presente durante tutte le difficili fasi che abbiamo attraversato con un totale ascolto in crescita, complessivamente a doppia cifra (+11%) e ancora di più durante le fasi del lockdown di primavera (+35/40%).
Quali che siano state le condizioni e i “gradi di libertà” concessi dalla situazione sanitaria ed economica, la TV ha dimostrato di essere ogni giorno un’utile risorsa: un companion media per le persone e al tempo stesso un media asset per le imprese per dialogare in continuità coi propri consumatori.
2: Ruolo sociale del media tra informazione e intrattenimento di qualità
La TV ha continuato ad offrire un mix bilanciato di informazione di qualità, professionale e certificata in un mondo inflazionato di fake news, e produzioni originali di intrattenimento, permettendo la necessaria distensione. Ha così affermato il proprio ruolo “sociale” nei momenti di maggiore bisogno.
3: Trasformazione digitale della TV, come fruizione del mezzo ed offerta pubblicitaria
Anche la TV si trasforma digitalmente e il 2020 ha accelerato cambiamenti che resteranno nel tempo: fruizione multimodale (live o livestreaming o on demand), multischermo (TV, smart TV, smartphone, tablet, desktop etc.) e sempre più personalizzata. Le concessionarie TV hanno sviluppato la propria offerta di advanced advertising, veicolando formati innovativi sugli schermi diffusi, per estendere la reach e migliorare le campagne stesse.
4: TV come “bene di cittadinanza” e l’importanza dello switch off del 2022
Un anno “indimenticabile” che ha ri-dimostrato come la TV sia una risorsa di sistema per le aziende per sostenere i propri business e un “bene di cittadinanza fondamentale nella società contemporanea, da sostenere e tutelare” che dovrebbe avere nell’agenda politica almeno la stessa importanza data alla banda larga.
A tal proposito, FCP-Assotv sottolinea come a meno di 2 anni allo Switch Off del 2022 (passaggio delle frequenze 700 Mhz alla banda larga mobile 5G) che obbliga tutti gli italiani ad avere almeno un televisore High Definition pronto per la tecnologia DVB-T2, è possibile affermare basandosi sui dati Auditel/Ipsos che quasi 4 milioni di famiglie italiane su 24 sono ancora in Standard Definition.
“La normale rotazione di tv - avverte FCP-Assotv - non è sufficiente per garantire la totale sostituzione del parco tv e nemmeno l’attuale destinazione di risorse pubbliche per sostenere questo passaggio appare sufficiente. L’importanza che il media televisivo ha dimostrato nel 2020 chiede una maggiore attenzione a livello istituzionale per affrontare questo delicato Switch Off affinchè non si trasformi in un Cut Off per molti italiani”.