10/01/2024
di Sergio Amati, Direttore Generale IAB Italia

CES 2024, la tecnologia per l'umanità

Dall'intelligenza artificiale alle nuove tecnologie: a Las Vegas la parola chiave dell'evento è innovazione

Nicolas Hieronimus, Ceo di L'Oreal

Nella sezione “Opinioni”, Engage dà spazio a professionisti esperti del settore della comunicazione. In questa occasione a firmare l’approfondimento, dedicato al CES di Las Vegas (la più importante fiera al mondo dedicata all'innovazione), è Sergio Amati, Direttore Generale di IAB Italia, che, da corrispondente speciale in loco, ci racconta l'atmosfera dell'evento


Il CES (Consumer Electronic Show) di Las Vegas è l’evento flagship della Consumer Technology Association, la più importante organizzazione americana sulle tecnologie commerciali. La CTA nasce nel 1924 per portare al grande pubblico un media, la radio, che stava diventando sempre più diffuso negli Stati Uniti. Con l’avvento della televisione, negli anni 50, la cosiddetta elettronica di consumo è iniziata a diventare parte della vita quotidiana e da quel momento il numero di oggetti che popolano le nostre case è aumentato in modo esponenziale.

Il CES parte nel 1967 per raccontare proprio questi “oggetti”: inizialmente è una grande fiera dedicata ai prodotti e poco ai servizi. Nell’ultimo ventennio il CES si è trasformato radicalmente, così come il mondo dell’elettronica di consumo che è stato completamente rivoluzionato dalle tecnologie digitali e dal web. Non è più una fiera di prodotto ma è un enorme (quest’anno sono previste oltre 130mila presenze da 150 paesi) show dedicato all’innovazione digitale.

Dai tempi della radio siamo passati a ben 41 categorie di tecnologie coperte: dal 5G all’Artificial Intelligence, dalla robotica alla realtà virtuale, dal web3 fino ai wearable. Una impressionante rassegna di tutto quello che la tecnologia può fare e farà per le persone. Un luogo come pochi, dove avere una visione di come il nostro mondo si sta muovendo e si muoverà.

CES, la cronaca del keynote

Alla mattina del 9 gennaio ha preso il via il keynote d’apertura, in una sala da duemila posti gremita. In un evento tech ci si immaginerebbe un keynote del CEO di una azienda tecnologica, e invece l’onore è toccato a Nicolas Hieronimus, CEO di L’Oreal. Una bellissima narrazione di come la tecnologia sia stata fondamentale per accelerare la crescita del brand e del suo ruolo di abilitatrice di esperienze per le consumatrici e i consumatori dei prodotti di bellezza.

Un processo di trasformazione dell’azienda che ha prodotto risultati straordinari. Da Beauty Genius, l’assistente virtuale basato su AI generativa che offre consigli personalizzati, a Hapta, il primo strumento per consentire alle persone con disabilità motorie di potersi truccare da sole attraverso un sofisticato sistema di stabilizzazione, fino a una doccia speciale che consente di risparmiare fino al 70% di acqua.

Personalizzazione dell’esperienza, inclusione e responsabilità sociale sono chiave per un brand che parla a milioni di persone, e Nicolas Hieronimus ha rappresentato benissimo come la tecnologia debba essere profondamente compresa e poi utilizzata nel modo corretto per rendere ancora più forte il posizionamento di l’Oreal come “force of good”. Un messaggio potente che fa capire il salto culturale che deve essere fatto a tutti i livelli per abbracciare la tecnologia e non vederla come estranea.

CES, l'atmosfera dell'Eureka Park

Altro luogo chiave del CES è l’Eureka Park: uno spazio gigantesco che ospita letteralmente migliaia di startup provenienti da tutto il mondo. E qui la percezione della pervasività della tecnologia e della necessità di comprenderla a fondo è fortissima. La quantità enorme di nuove aziende dedicate alla risoluzione di problemi ambientali, sociali, sanitari ci fa capire come i giovani vogliano essere anche loro delle “force for good”, e usino l’intelligenza artificiale, la blockchain, la robotica per raggiungere i loro obiettivi e costruire (o forse meglio, ricostruire) un mondo migliore.

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