Silverbullet presenta 4D Dimensions, una nuova generazione di dati per i marketplace
I cookie di terza parte sono stati utilizzati per anni da agenzie, editori e brand come strumento per acquisire nuovi clienti. A volte però questi set di dati non provengono da fonti affidabili e presentano, nonostante la scalabilità e i volumi, una serie di problemi legati alla qualità e all'accuratezza, oltre alla non esclusività e quindi la possibilità che vengano venduti anche a potenziali concorrenti.
Un problema che invece non si pone quando si utilizzano i dati di prima parte, estremamente qualitativi, ricavati direttamente dalla propria base consumatori ma che d’altro canto proprio per questo sono limitati in termini di scala e ampiezza.
«Un approccio combinato è quello fino a oggi adottato dalla maggior parte dei marketer che hanno attinto sia da dati di prima parte che da dati di terza parte – ci spiega Gabrio Casati, Campaign Operations Director di Silverbullet -. La probabile rinuncia ai cookie di terza parte e la necessità di avere targeting sempre più raffinati, però, fa entrare in gioco nuovi approcci, nuovi scenari per fornire strategie evolute di insight e scala».
GUARDA L'INTERVENTO DI SILVERBULLET AL PROGRAMMATIC DAY 2022
Si parla quindi di “contextual evoluto”, che diventa, per i marketer, l’opportunità di trarre ulteriori informazioni costituite da dati deterministici in tempo reale. Un settore che Silverbullet presidia con una soluzione ad hoc: 4D Dimensions.
Casati ci spiega di che si tratta: «Abbiamo creato un marketplace 100% compliant e rispettoso della privacy che consente di creare un targeting molto più ricco e potente. Il 4D Dimensions Marketplace si concentra sul marketing in-the-moment dove i contenuti vengono valutati in base a diversi segnali per fornire una comprensione più approfondita della qualità, della sicurezza e della credibilità di qualsiasi contenuto sul web».
«Le dimensioni garantiscono una delivery sicura per i brand sotto tutti i punti di vista - prosegue Casati -: siamo in grado di individuare segnali di hate speech, fake news e altri tipi di contenuti non sicuri; verificare il valore dei siti sulla base di metriche come l'età del dominio e l’eccesso di pop-up; bloccare gli annunci su siti web e app pirata. Inoltre, utilizziamo sistemi di intelligenza artificiale emotiva che, grazie a una tassonomia di oltre 20 segnali, consente di posizionare l’annuncio in corrispondenza con pagine che hanno un tono emotivo attinente; quindi, quando il pubblico è più ricettivo».
Una soluzione che, spiega il manager, vuole «aiutare i marketer a muoversi in maniera agile con soluzioni che rispondono a un mercato che sta attraversando cambiamenti radicali».