25 giugno: Black Lives Matter: i brand boicottano Facebook
Grande tema sociale del 2020, il movimento Black Lives Matter ha scosso le coscienze non solo dell’opinione pubblica ma anche dei brand, che all’inizio dell’estate hanno deciso di boicottare Facebook, colpevole di non aver preso una chiara posizione sulla questione razziale. Svariate le aziende che hanno sospeso le loro campagne pubblicitarie sul social, da Patagonia e The North Face, da Unilever a Starbucks, da Coca-Cola a Diageo. Con il passare dei giorni, soprattutto negli Stati Uniti la lista delle società che hanno annunciato di voler stoppare i propri annunci sul social si è allungata, tanto che la stessa Facebook ha dovuto ammettere l'esistenza di un "deficit di fiducia". Alcune delle aziende, come Unilever, hanno deciso solo poche settimane fa di riprendere a investire sulla piattaforma.
Perché l’abbiamo scelta
Una presa di posizione così forte delle aziende nei confronti di Facebook ha messo in luce come anche i grandi colossi del web non possano esimersi dall’affrontare le grandi questioni sociali ed effettuare un controllo sui contenuti che vengono distribuiti sulle loro piattaforme. Al di là dei reali effetti di questo boicottaggio sul business di Facebook (non particolarmente degni di nota - i ricavi pubblicitari del social nel terzo trimestre sono aumentati del 22%), la questione è stata a lungo al centro delle conversazioni della industry, rivelando quanto sia vero l’assunto che “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.