Il brand italiano Wycon Cosmetics ha affidato alla società Floox la gestione di nuovi progetti di Marketing Automation finalizzati alla crescita dell’ecommerce, all’integrazione con gli oltre 230 punti vendita e alla fidelizzazione dei clienti.
Società Benefit e realtà con 18 anni di esperienza ecommerce e 9 anni nella Marketing Automation, Floox mette in campo un metodo di lavoro proprietario che fa leva sulla strategia come chiave per il risultato. Viene così data forma a progetti “chiavi in mano”, seguendo l’approccio P.O.S.T. (Persone, Obiettivi, Strategia, Tool e Tecnologia).
Per Wycon Cosmetics un progetto strutturato in 3 fasi e formazione
Sul piano strettamente operativo l’iniziativa, che ha per protagonista Wycon Cosmetics, è organizzata in tre fasi chiave:
- integrazione del software di Marketing Automation (Customer Data Platform), centralizzando su un’unica piattaforma tutti i dati provenienti dagli store fisici e dall’ecommerce;
- implementazione delle attività di engagement prioritarie (massimo ROI) dei milioni di utenti che ogni giorno acquistano sia online sia nei negozi fisici, con segmenti mirati e flussi di comunicazione molto specifici;
- attuazione della strategia avanzata e personalizzata che permette di incrementare ulteriormente i risultati, ottimizzando i budget pubblicitari.
L’impegno di Floox si estende, inoltre, alla formazione del team marketing di Wycon Cosmetics, funzionale a comprendere la strategia nel suo insieme e a padroneggiare internamente gli strumenti selezionati.
Come spiegano Riccardo Rodella e Francesco Chiappini, rispettivamente Ceo e Head of Strategy di Floox, l’obiettivo è “incrementare il fatturato attraverso strategie che forniscono un’esperienza personalizzata di alto livello, ottimizzano i budget pubblicitari con comunicazioni più mirate, grazie a audience proprietarie e che aumentano il retention rate”.
Wycon Cosmetics: oltre 230 negozi monomarca integrati con la presenza digitale
Wycon Cosmetics è il marchio italiano lanciato nel 2009 da Raffaella Pagano, product manager e profonda conoscitrice del mondo make-up e body-care, e Gianfranco Satta, imprenditore e distributore storico nel settore della cosmetica femminile.
Il brand è stato concepito per superare gli schemi del mercato della cosmesi, fornendo l’opportunità di acquistare collezioni di Make-Up, Skin Care e Body Care di grande qualità al giusto prezzo e accessibili a chiunque. L’approccio al mercato prevede l’eliminazione di costosi passaggi intermedi tra produttore e consumatore, investendo sulla qualità delle texture e skinfeel pur mantenendo un posizionamento sul mercato molto competitivo.
La collezione Wycon Cosmetics è integralmente Made in Italy. L’apprezzamento riscosso nelle consumatrici ha reso il brand uno de principali punti di riferimento nel nostro Paese, con oltre 230 negozi monomarca nelle principali città italiane, a cui va ad aggiungersi la presenza in Portogallo, Francia, Svizzera, Grecia, Romania, Kosovo, Russia, Kazakistan, Libano, Serbia, Malta, Georgia e Middle East.
Il Charity Program di Wycon Cosmetics
L’attenzione verso quanti affrontano situazioni difficili ha portato Wycon Cosmetics allo sviluppo del Charity Program. Di questo fanno parte progetti sociali concepiti per assicurare un supporto concreto.
Tra le iniziative figurano Life (per la lotta ai tumori del seno), The Heart of Beauty (contro anoressia e bulimia), No More Tears (un aiuto alle donne che subiscono violenza durante la gravidanza) e Kid Dreams (a sostegno del reparto di oncologia pediatrica).
“Come Società Benefit siamo ancora più contenti di collaborare con persone e aziende che condividono i nostri valori e si impegnano concretamente per supportare iniziative di grande valore sociale e morale", commenta in chiusura il Ceo di Floox, Riccardo Rodella. "Un’azienda nasce con uno scopo for profit, tuttavia può avere un impatto importante per il bene delle persone, della comunità in cui opera e del mondo. Abbiamo scoperto in Wycon Cosmetics una realtà che, dietro alle quinte, si muove in questo senso molto più di quanto immaginavamo”, conclude il manager.