E' stata Inaugurata il 3 ottobre negli spazi di Altavia Italia, a Milano, l’installazione "Catch me if you can" realizzata dalla società parte del gruppo internazionale Altavia, specializzata nella comunicazione e attivazione retail.
Attraverso un percorso immersivo e suggestioni multisensoriali, viene sintetizzato il punto di vista di Altavia sull’evoluzione dell’esperienza nel punto vendita, presentato come luogo dell'attrazione, della conquista, della sorpresa e della fedeltà. Un luogo elettivo dove mettere in atto quella particolare attrazione, decisiva per costruire con il cliente un legame duraturo, capace di rispondere al suo desiderio di novità e innovazione.
Il percorso è suddiviso in quattro tappe, che riassumono i punti strategici della customer experience:
Magnetism racconta la capacità che il retailer deve sempre avere di attrarre il cliente, puntando anche su soluzioni non convenzionali.
Nourishment mette l’accento sulla capacità di nutrire con discrezione il cliente, mostrandogli tutte le informazioni essenziali per accompagnarlo nel suo percorso.
Metamorphosis mostra i meccanismi di coinvolgimento, non solo all’interno del punto vendita, ma anche prima e dopo la visita del cliente.
Sharpness propone un approccio, quello di Altavia, per far sì che l’esperienza positiva di una singola volta si trasformi in un’abitudine non casuale, un momento di piacere, convenienza, appartenenza.
Anna Casani, Ceo di Altavia Italia, spiega da dove è nata l’idea del progetto: «Abbiamo voluto questa installazione innanzitutto perché crediamo che in questo momento lo store sia lo strumento più potente a disposizione dei retailer per offrire esperienze uniche, differenzianti e olistiche che consentano di intercettare e mantenere il consumatore legato all’insegna». «Inoltre, il tema dello store, della esperienza del consumatore, del ruolo dell’innovazione è da sempre parte fondamentale del nostro expertise. Crediamo che il nostro confronto continuo con le oltre settanta business unit Altavia ci offra una overview privilegiata che vogliamo condividere con tutti i nostri interlocutori».