Assirm evidenzia come si sta evolvendo l'opinione pubblica degli italiani
La ricerca condotta dall'associazione, che riunisce le maggiori aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, si è inoltre focalizzata sul settore dell'abbigliamento
L’emergenza sanitaria sta inevitabilmente trasformando le regole dello shopping. La chiusura di tutti i negozi di abbigliamento, accessori e calzature e la successiva sospensione della vendita di tali prodotti anche nel canale Food, hanno imposto infatti ai consumatori nuovi comportamenti di acquisto con inevitabili ricadute nell’intero settore a breve e lungo termine. Il Coronavirus stabilisce così un diverso approccio al mondo dell’abbigliamento che Assirm, l'associazione che riunisce le maggiori aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, riassume attraverso una serie di dati preparati da istituti associati volti proprio ad analizzare le diverse strategie e modalità di consumo messe in atto dagli italiani per affrontare questa situazione straordinaria. “L’emergenza sanitaria, legata all’incertezza economica e allo stravolgimento della quotidianità, sta innescando nei consumatori nuove dinamiche di acquisto dettate da necessità e bisogni differenti dal passato – afferma Matteo Lucchi, Presidente di Assirm – Un cambiamento importante che, grazie alle ricerche di mercato, oggi i brand possono però cogliere, studiare ed interpretare per adottare azioni sempre più efficaci e rilevanti. Le aziende che per prime comprenderanno appieno questo inedito consumatore dell’era COVID-19, avranno infatti un vantaggio competitivo che permetterà loro una ripresa più veloce.”
L’incertezza del presente influisce sul futuro
Dai dati raccolti dall’Associazione emerge innanzitutto un’evoluzione dell’opinione pubblica che si traduce in sei significative evidenze:- la maggior parte degli italiani afferma che la vicenda COVID-19 non si concluderà in tempi rapidi e in modo semplice: gli intervistati dichiarano infatti di prepararsi ad un lungo periodo di convivenza con il virus modificando considerevolmente le proprie abitudini;
- l'incertezza del momento mantiene alto e generalizzato un atteggiamento di risparmio e di attenzione alle spese;
- si indebolisce, in modo lieve ma costante, il fronte di totale condivisione delle limitazioni imposte dal governo, anche se per ora non vengono comunque messe in discussione;
- diminuisce sensibilmente l'ottimismo rispetto alla possibilità per gli individui di uscire positivamente da questa crisi;
- aumenta lo stato d’ansia: il 46% degli intervistati dichiara di sentirsi molto/moltissimo ansioso in questo ultimo periodo;
- l’inquietudine del momento genera sempre più situazioni negative come nervosismo (39%), tristezza/malinconia (39%) e insonnia (31%).