Industree Hub presenta i risultati dell’indagine “Digital Sustainability for People” realizzata insieme a Karma Metrix e AccessiBit per indagare il livello di consapevolezza e l’importanza percepita della sostenibilità digitale nelle aziende, e guidare le strategie future verso un approccio al digitale più responsabile e inclusivo.
Alla survey hanno partecipato oltre 100 aziende di medie e grandi dimensioni operanti in ambito B2B e B2C, coinvolgendo figure professionali con diversi ruoli e responsabilità aziendali, a cui è stato chiesto di esprimere la propria opinione su tre aspetti della connessione tra sviluppo digitale e sostenibilità: l’Accessibilità digitale, il Digital Carbon Footprint e la Comunicazione.
Consapevolezza sull’accessibilità digitale
Le aziende riconoscono l'importanza dell’accessibilità, ma l’implementazione resta limitata. La normativa europea EAA è ancora poco conosciuta, creando un divario tra consapevolezza e azione.
Dalle risposte emerge una discreta consapevolezza (oltre il 70% tra “abbastanza” e “molto consapevole”) di come l’accessibilità digitale sia un tassello chiave della DE&I: nei settori Food & Beverage, Informatica&Tecnologia e Pharma si registra il 100% di rispondenti consapevoli (dato aggregato), mentre Banche, Assicurazioni e Automotive riportano i valori più bassi.
La normativa EAA, volta a garantire piena accessibilità web anche ai siti delle imprese private, entrerà in vigore a giugno, ma il 46% degli intervistati non ne è ancora al corrente: ciò può comportare rischi di compliance e reputazione.
La misurazione del Digital Carbon Footprint
La sostenibilità digitale è sempre più rilevante, ma ancora poco integrata nelle strategie aziendali. Poche aziende misurano il proprio impatto ambientale e la formazione sul tema è insufficiente.
Oltre il 70% degli intervistati dichiara di essere “abbastanza o molto consapevole” sull’impatto ambientale del digitale, ma non sempre la consapevolezza si traduce in un impegno formativo o in pratiche aziendali. Infatti il 66% non ha mai preso parte a programmi di formazione specifici sulla sostenibilità digitale e solo il 18% delle aziende afferma di implementare metodi di misurazione della digital carbon footprint.
Comunicazione: in azienda si parla di sostenibilità?
Solo il 29,3% degli intervistati afferma che la propria azienda abbia intrapreso attività di comunicazione interna su progetti legati alla sostenibilità: il livello di dialogo cresce nei settori Banche/Assicurazioni e Food & Beverage (oltre l’80%) ed è minimo negli ambiti GDO e Fashion.
Quasi la metà delle aziende ha già introdotto delle policy formali di comunicazione inclusiva, percentuale che supera il 75% nei settori Food & Beverage, IT e Banche/Assicurazioni, mentre negli ambiti Pharma ed Energy non sono state ancora introdotte. Per quanto riguarda la formazione, solo il 30,5% degli intervistati ha partecipato a programmi sulla sostenibilità digitale e sull’impatto ambientale, dove spesso si affronta anche il tema dell’inclusività.
“Oggi il digitale e la sostenibilità sono più che mai connessi e pervasivi: il loro impatto attraversa ogni settore, ridefinendo modelli di business, relazioni e processi aziendali. Il futuro è digitale, ma deve essere anche etico e sostenibile. Grazie alle competenze di due anime del nostro Gruppo, Industree Ethic e Industree Digital, siamo pronti a guidare le aziende in questa evoluzione attraverso un percorso di sostenibilità digitale”, commenta Giacomo Volpi, Head of Industree Digital.
“Come mostrano i dati della survey, esiste già un interesse per l’accessibilità e la sostenibilità digitale, ma molte aziende mostrano ancora lacune di consapevolezza che si traducono in scarsa propensione all’azione: poche realtà misurano già oggi il proprio impatto digitale – aggiunge Letizia de Felice, Project Leader di Industree Ethic –. Tuttavia, quando il tema viene inserito in una visione più ampia di sostenibilità, l’interesse e l’importanza percepita aumentano sensibilmente: questo divario tra consapevolezza e pratiche concrete segnala la mancanza di strumenti e competenze adeguate. Questo gap può essere colmato attraverso la collaborazione con partner specializzati, in grado di promuovere sinergie efficaci per accelerare il cambiamento.”
L’indagine è frutto della collaborazione tra Industree Hub, AccessiBit e Karma Metrix, tre realtà che condividono la visione di un digitale più sostenibile e accessibile. La partnership si ispira all’Obiettivo 17 dell’Agenda ONU 2030, che promuove il partenariato per la realizzazione di soluzioni concrete per il raggiungimento di un futuro più equo e sostenibile e si concretizza anche nella sinergia e integrazione dei servizi offerti.