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27/05/2024
di Cristina Sala, Italy Country Lead di Samsung TV Plus

Buon compleanno TV: dal bianco e nero allo streaming, 70 anni di evoluzione televisiva

Cristina Sala

Cristina Sala

Nella sezione "Opinioni", Engage dà spazio ad articoli di approfondimento scritti da esperti di comunicazione digitale. In questa occasione Cristina Sala, Italy Country Lead di Samsung TV Plus, riflette sulle innumerevoli trasformazioni che hanno reso la televisione degli albori il sofisticato strumento di oggi, soffermandosi in particolare sulle strategie volte a diversificare l'offerta e incontrare i gusti di un'audience sempre più vasta ed eterogenea.


La TV italiana compie 70 anni. Era il 3 gennaio del 1954 quando su piccolissimi schermi in bianco e nero debuttava il primo canale rivolto al grande pubblico con programmazione regolare, noto semplicemente come Rai TV. Negli anni quel nome è cambiato tanto volte, da Programma Nazionale al più recente Rai 1. Si tratta di mutamenti insignificanti se li si confronta alle più radicali (e innumerevoli) evoluzioni che hanno reso il monitor degli albori il sofisticato oggetto che troneggia oggi nei nostri salotti.

Nel tempo queste trasformazioni, mosse dalla spinta tecnologica, dai nuovi gusti degli spettatori e dalle nuove opportunità di distribuzione dei prodotti televisivi, hanno coinvolto tanto il lato tecnico quanto i contenuti e la loro fruizione.  

Il piccolo (grande) schermo si rinnova

In Italia è consuetudine utilizzare l’espressione “piccolo schermo” per identificare l’oggetto televisione. Di fronte al moltiplicarsi dei dispositivi dotati di display - lo smartphone, lo smartwatch, l’e-reader e persino il display touch del frigorifero - la TV si è guadagnata il ruolo di schermo più grande della casa. La sua evoluzione tecnologica, però, non si limita solo al sempre maggior numero di pollici: dalla trasmissione analogica infatti si è giunti al digitale. Tale passaggio ha incrementato  la definizione, il 3D, l’interattività, dando vita alla Connected TV (CTV). Le nuove funzioni dell’hardware hanno non solo migliorato qualità audio e video, ma hanno avuto un notevole impatto sull’esperienza del telespettatore, il quale oggi può contare su un’infinita possibilità di scelta.

Le grandi evoluzioni nel corso dei decenni hanno portato ad un incremento esponenziale di canali televisivi e, di conseguenza, di contenuti.

Oggi il singolo Programma Nazionale non è che un pallido ricordo, grazie all’innovativa invenzione delle reti commerciali private degli anni Ottanta, alla successiva TV via Cavo e Satellitare fino alla contemporanea era della CTV e dello streaming.

Diversificazione e verticalizzazione: un canale TV per ogni gusto

I canali proliferati negli anni si sono specializzati nel “genere”, nel tentativo di distinguersi dalla crescente concorrenza e con la volontà di raggiungere precisi target di pubblico.

Abbiamo, così, assistito alla nascita di reti dedicate esclusivamente a film e serie TV, sport di vario genere, cucina e hobby, documentari, intrattenimento per i giovani e bambini fino a notiziari e programmi di approfondimento. La creazione di contenuti mirati e di un’offerta diversificata ha permesso di accontentare i gusti dell’audience più eterogenea e di creare nuove modalità di consumo dei contenuti.

L’informazione può contare non solo sugli appuntamenti quotidiani cadenzati dai telegiornali, ma anche sulla crescente introduzione di reti dedicate all’analisi delle notizie nazionali e globali che mettono lo spettatore al corrente degli eventi nel mondo in tempo reale. I vari canali, verticalizzandosi sui contenuti informativi, danno voce anche a dibattiti, interviste e rubriche di approfondimento che sulle reti generaliste non troverebbero altrettanto spazio. Anche l’editoria tradizionale ha goduto nel tempo della stessa evoluzione. Il recente debutto di TALKS by Corriere della Sera, il canale FAST sulla piattaforma streaming ad-supported di Samsung, Samsung TV Plus, di uno dei più importanti gruppi editoriali italiani, dà spazio a infotainment, video talk, show originali, salute e food. La collaborazione tra Cairo RCS e Samsung arricchisce la proposta informativa della piattaforma con altre interessanti reti del gruppo: Lei e Dove. Parallelamente la piattaforma Samsung TV Plus vanta altre prestigiose presenze legate all’informazione come La7, EuroNews, Giornale Radio TV, CNBC, CNN e Bloomberg.

Quello dell’informazione è solo un esempio di quanto profondamente cambiate siano le possibilità e preferenze nella fruizione dei contenuti televisivi: l’offerta a portata di telecomando è più ampia che mai.

La nuova televisione: streaming e FAST

Coloro che 70 anni fa assistevano al debutto della TV italiana mai avrebbero potuto immaginare la televisione dei loro nipoti, fatta di digitale terrestre e streaming, di binge-watching e app, gaming, fitness e shopping. Una TV che, grazie alla connessione a Internet, è complementare alla televisione tradizionale.

Viviamo nell’era d’oro dello streaming, la cui popolarità anche nel nostro paese resta indiscussa; basti pensare come nel primo semestre del 2023, secondo la recente indagine di Samsung Ads The Anatomy of a Streamer, siano state registrate in Italia oltre 767 milioni di sessioni streaming, sia in esclusiva on demand che in combinazione con il lineare. Questa crescita favorisce il moltiplicarsi dei servizi e l’evoluzione del panorama streaming italiano. Il report sopracitato ha evidenziato una crescita del 19% del tempo speso sulle piattaforme AVOD e FAST nel Q3 del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Grazie al supporto della pubblicità, i servizi risultano maggiormente accessibili, tanto da essere utilizzati e apprezzati dal 79% dei consumatori di contenuti in streaming.

Proprio la Free Ad-Supported Streaming Television (FAST) ricalca gli schemi della televisione lineare tanto cara e familiare agli italiani. Su Samsung TV Plus, il servizio FAST di Samsung pre-installato sulle Smart TV e i device del brand, i 140 canali gratuiti offrono sia una programmazione lineare, proprio come la classica TV, sia una libreria di contenuti on demand. Si giunge, quindi, al perfetto connubio tra la tradizione televisiva e le potenzialità dello streaming in termini di personalizzazione, versatilità e vastità dell’offerta.

Il “piccolo schermo” che ha fatto il suo timido ingresso nelle case italiane nel 1954 si è profondamente trasformato ma l’affetto del pubblico rimane: oltre il 95% della popolazione italiana (dato del 19° Rapporto Censis sulla comunicazione) guarda la TV, sia essa tradizionale, on demand, via satellite, su smart TV o su mobile. A questo sentimento si affianca ora la volontà di esplorare l’universo di possibilità che la nuova TV, quella connessa, può offrire.

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