Quanto conta la fortuna negli investimenti? È questa la domanda al centro di “Ciao Cicci Live”, la prima puntata dal vivo del podcast di Andrea Febbraio prodotto da Hypercast che racconta di self-improvement e bitcoin, startup e blockchain. L’episodio, disponibile sulle piattaforme di podcasting dal 12 febbraio, è stato registrato sabato 3 febbraio durante Hyperweekender, la due giorni negli studi romani di Hypercast dedicata all’incontro tra musica e parole, tra performance e storytelling.
Ascolta qui il Podcast:
Dall’ipnosi alle costellazioni familiari passando per i villaggi turistici, Andrea Febbraio ripercorre con il suo inconfondibile stile una serie di aneddoti in cui apertura mentale, curiosità, audacia - e ovviamente un po’ di fortuna - hanno innescato storie di successo. Ospiti in studio, dal vivo, Inès Makula di Made IT Podcast - che esplora il mondo delle startup e del venture capital attraverso storie di founder e investitori italiani (ma non solo) -, Riccardo Spada di The Bull, podcast di finanza per gestire con semplicità risparmi e investimenti, e Amedeo Giurazza di Vertis SGR, società di gestione del risparmio attiva nella gestione di fondi di private equity e di venture capital.
«Ciao Cicci è nato praticamente per gioco, come quasi tutte le cose belle», racconta Andrea Febbraio. «Anche qui la fortuna ci ha messo lo zampino: il nostro direttore creativo, Raffaele Costantino, un giorno mi ha sentito raccontare una storia che mi era successa e ha pensato ci fossero i presupposti per fare qualcosa di più strutturato, in un format settimanale. Nato assolutamente per gioco, adesso “Ciao Cicci” ha raggiunto i 300.000 ascoltatori: una vera e propria community attiva e quindi ci siamo detti : proviamo a incontrarli! L’esperimento della puntata live è riuscito così bene che stiamo pensando di replicare in altre città, per incontrare da vicino i “ciccini” e le “ciccine” sparse per l’Italia: quindi stiamo programmando Torino, Milano e Napoli. Magari trasformandolo anche in video podcast! Stay tuned, ne vedrete delle belle».