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28/03/2025
di Redazione Engage

Claudia Sgura (Sweet! Media): «Il Programmatic DOOH ha ancora grande potenziale da esprimere»

L’evoluzione del Digital Out of Home è stata al centro dell’intervento di Claudia Sgura, Sales Manager di Sweet! Media, durante l’undicesima edizione del Programmatic Day, l’evento di riferimento per il programmatic advertising in Italia, organizzato da Engage e andato in scena mercoledì 26 marzo al Teatro Nazionale di Milano.


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Sgura ha aperto il suo speech delineando il contesto italiano, evidenziando come l’Out of Home rappresenti il 7% del media mix e, di questo, circa un terzo sia Digital Out of Home. Il Programmatic, a sua volta, pesa tra il 6 e il 7% del totale DOOH. «Già questo ci fa capire che ancora, nonostante sia un canale nato un bel po’ di anni fa, non tantissimi ma nemmeno pochissimi, non è ancora del tutto utilizzato ma offre tantissime opportunità. Grande potenziale».

Il Programmatic DOOH, ha spiegato Sgura, si distingue per le sue possibilità di targeting territoriale, selezione puntuale degli schermi e ottimizzazione in tempo reale delle campagne. «Il dato in real time porta con sé tantissime opportunità, proprio perché è in real time. Innanzitutto l’ottimizzazione. Possiamo avere i dati in tempo reale e ottimizzare la campagna in tanti modi diversi, può essere per schermo, andando ad accendere e spegnere determinati schermi, possiamo lavorare sul giorno della settimana, su particolari orari… insomma, abbiamo infinite possibilità».

Sweet! Media si posiziona come trading desk specializzato in Digital Out of Home, Mobile, CTV e Gaming. L’approccio della società punta a costruire strategie full funnel con forte focus sull’awareness, lavorando con i media owner a livello globale. Sgura ha illustrato le principali categorie di schermi (Outdoor, Transit e Indoor) offerti dalla società, sottolineando come la varietà e la contestualizzazione siano alla base di una pianificazione efficace. Accanto ai formati classici, Sweet! Media integra anche soluzioni non convenzionali come graffiti, sticker, videomapping e murales, capaci di generare contenuti per l’amplificazione social.

Un altro punto centrale dell’intervento è stato il ruolo del DOOH all’interno delle strategie omnicanale. Grazie al programmatic, è possibile agganciare l’utente nei diversi momenti della giornata e attraverso device differenti. «Il brand cosa può fare? Può andare a creare una campagna in Digital Out Of Home, andarla a ritargetizzare verso gli utenti che hanno visto la campagna in Digital Out of Home tramite il mobile e poi nuovamente ritargetizzare gli stessi utenti tramite Connected TV. Questo ci permette di prendere un utente quando è fuori casa, quando è in movimento e quando è a casa, cioè praticamente quasi sempre».

Infine, Sgura ha posto l’accento sull’importanza dell’approccio strategico più che sulla scelta del mezzo: «Di base non esiste un canale giusto, esiste l’approccio che c’è dietro. Solitamente non è mai il perché si sceglie un mezzo ma come lo si sceglie».

Nel video, l’intervento integrale di Claudia Sgura al Programmatic Day 2025.

 

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