Anche Neodata Group si è dotata della Clean Room: uno spazio digitale protetto, trasparente e privato, che offre la possibilità di effettuare operazioni sui dati di audience delle aziende nel pieno rispetto della privacy. L’azienda ha presentato il progetto durante l’ultimo webinar di prodotto.
La certezza della proprietà del dato
I dati e le informazioni delle audience, con la Clean Room di Neodata, rimangono sempre di proprietà dell’azienda che utilizza la Clean Room lungo tutte le fasi del processo. I dati degli utenti attraversano due fasi di criptazione e l’utilizzo di queste informazioni è unicamente quello stabilito dall’utente stesso quando esprime il consenso al trattamento. Per evitare ogni possibilità di leakage verso l’esterno, la Clean Room di Neodata Group è privata e si attiva solamente nel momento in cui le aziende richiedono un’operazione sui dati. Una volta effettuata l’azione, i dati tornano al proprietario e le chiavi di decriptazione vengono disattivate.
I dati transitano attraverso l’exaudi Data Bunker
La Clean Room di Neodata lavora con i dati provenienti da exaudi Audience Platform, la sua piattaforma di Management dell’audience, ma è aperta anche agli ecosistemi esterni.
I clienti di exaudi Audience Platform hanno a disposizione un Data Bunker dentro il quale converge tutta l’audience identificata con ID forti (email, numero di telefono, mobile ID, ecc.), che viene poi criptata attraverso un sistema a chiavi private.
Che cosa cambia con la Clean Room?
Le operazioni per cui le aziende possono utilizzare la tecnologia di Clean Room sono principalmente tre: l’audience enrichment, l’audience extension e l’audience activation. La differenza con una normale attivazione di questi use case in una Data Platform qualsiasi è la sicurezza di poter utilizzare i propri dati in maniera assolutamente sicura, di non cederli in alcun modo a terzi e di ricevere informazioni di qualità da data provider selezionati, evitando data leakage e un utilizzo improprio di informazioni sensibili.