Ogury, la mobile tech company a cui si deve la prima soluzione di advertising alimentata dalla scelta dell’utente, annuncia ora il lancio di una nuova soluzione: si tratta di Video Chooser, un nuovo formato full-screen interattivo di video advertising che consente all’utente di scegliere con quale brand interagire.
Ogury è il primo player del mercato a offrire questo formato rivoluzionario, che consente agli utenti di scegliere fra tre contenuti pubblicitari di brand e industry differenti, visualizzando full-screen solo quello selezionato e, dunque, preferito.
In questo modo, Ogury offre agli utenti scelta e controllo della propria esperienza di advertising, mentre garantisce agli inserzionisti di pagare solo i video effettivamente visti.
«I brand hanno anche la possibilità di acquistare tutte e tre gli spazi pubblicitari, garantendosi l’esclusività e, conseguentemente, una completa share of voice», spiega a Engage Luca Panella, Sales Director di Ogury Italia. «Video Chooser offre anche le migliori performance di branding, rafforzando la memorabilità dell’azienda: gli inserzionisti che hanno partecipato al beta test hanno infatti registrato in media +300% dell’ad recall rispetto al tradizionale video advertising», dice ancora il manager.
[Un'immagine esemplificativa del formato Video Chooser]
Tra le aziende che hanno già testato il formato Ogury troviamo Mastercard, Bayer e ConAgra.
Francesca Lerario, Managing Director di Ogury Italia, dichiara in merito al lancio: «In Ogury crediamo che solo le aziende che metteranno al centro della propria strategia il consumatore e le sue scelte avranno un reale vantaggio competitivo in futuro. Quando un utente sceglie consapevolmente di visualizzare il contenuto di un brand, si crea certamente un maggiore livello di engagement con il brand».
Video Chooser apre la strada a una nuova metrica
Le più importanti metriche per valutare gli annunci video sono Video Completion Rate (VCR) e Viewability, ma troppo spesso gli inserzionisti sono costretti a sacrificare una per l'altra. Ogury invece garantisce ottime performance di Viewability, VCR e non solo.
«Ecco perché abbiamo deciso di introdurre la Viewable Video Completion Rate (V2CR), una metrica che permette di calcolare l’insieme delle performace, moltiplicando VCR x Viewability. Con questo garantiamo in modo trasparente ai brand di aver raggiunto realmente l’utente. In questo modo, intendiamo introdurre e offrire un nuovo standard di mercato che possa soddisfare la domanda in maniera ancora più puntuale», spiega ancora Luca Panella. I contenuti scelti dall'utente tramite Video Chooser raggiungono in media un V2CR pari al 72%.
Ogury Italia cresce
Nonostante il periodo segnato dall’emergenza, Ogury sta quindi continuando sulla sua roadmap, anche se è innegabile che debba necessariamente fare i conti con cambiamenti importanti, come quelli della dieta mediatica e che stanno caratterizzando i consumi degli utenti.
Intanto, l’Italia mantiene una posizione di grande rilevanza nell’ecosistema della multinazionale. «Il 2019 per la nostra country si è chiuso con una crescita del 40% sul 2018. È stato un anno molto importante durante il quale abbiamo lavorato con oltre 200 brand di diversi settori merceologici, sintomo che il mobile è diventato ormai imprescindibile. Inoltre, è in costante crescita anche il nostro network di publisher: 3500 a livello internazionale, mentre sono 1200 le applicazioni in Italia che hanno deciso di far parte della nostra rete», dichiara ancora Luca Panella.
«Gennaio e febbraio sono stati mesi importanti e, nonostante lo stop completo di marzo, posso dire che il primo quarter è stato chiuso in maniera positiva rispetto ai target fissati a inizio anno. Ovviamente, essendo l’Italia il primo Paese europeo colpito in maniera sostanziale dalla pandemia, è innegabile che aprile, ad oggi, è indubbiamente il mese in cui registriamo i più sostanziali effetti della nuova realtà che stiamo vivendo», ci spiega ancora il manager.
Uno sguardo al futuro
Nonostante l’incertezza del momento e le evidenze di cui sopra, cominciano a scorgersi dei primi segnali di cauto ottimismo: «Confrontandomi quotidianamente con agenzie e clienti, posso dire che si avverte una certa positività guardando al mese di maggio. Sembra essere più promettente, anche se come tutti, restiamo in attesa di conoscere le nuove direttive che segneranno prossimo periodo», conferma Panella.
Quello che però resta fondamentale, è capire come agire: «Sia in questo periodo che nel prossimo, sarà fondamentale capire come comunicare in maniera corretta. Se è vero che nulla sarà più come prima, la creatività pubblicitaria dovrà adattarsi e leggere in modo più realistico e onesto quello che ci circonda, senza dimenticare di assolvere alla sua funzione principale. Abbiamo assistito a troppe pubblicità tutte più o meno simili, che non garantiscono la riconoscibilità del brand», dice ancora il manager.
Infine, Panella ci concede qualche anticipazione sui prossimi impegni di Ogury: «Una cosa su cui siamo attualmente impegnati riguarda le novità relative alla nostra CPMP, cioè la Consent and Preference Management Platform. Si tratta di un tool che offriamo ai publisher che collaborano con noi, grazie al quale, l’editore può entrare in contatto con i consumatori in maniera compliant con le normative in vigore (GDPR in Europa e CCPA negli USA), dando a questi ultimi la possibilità di scegliere quali dati condividere, quando condividerli e con chi condividerli. È questo un aspetto tecnologico non secondario nell’attività di Ogury, che collabora con i brand, ma che trova la sua ragion d’essere anche nel proprio network editoriale».