Stefano Spadini, Ceo di Havas Media Group Italia
Skills e Size: sono queste le direttrici che stanno guidando Havas Media Group Italia verso un nuovo anno di successi, in cui punta a mantenere un trend di crescita.
Una strategia chiara, continua tensione all’innovazione, new business “sostenibile” e nuove acquisizioni societarie sono gli elementi che definiscono l’approccio della compagine italiana del gruppo per quest’anno, in cui le incertezze non mancano. Il tutto sostenuto da un prossimo rafforzamento del team.
A rivelarlo a Engage è Stefano Spadini, Ceo di Havas Media Group per il nostro Paese: «Abbiamo introdotto con chiarezza e determinazione la nuova strategia fondata su “Skills e Size”, perché crediamo che per evolvere e crescere, non possa esistere l’una senza l’altra. Non inseguiamo la crescita per ottenere una posizione in più in una classifica, ma come dimostrazione del nostro valore. In questo quadro, il talento è una cosa che coltiviamo, alimentiamo, formiamo, forti, intanto, della potenza di un gruppo internazionale che cresce e che si è dimostrato solido e pronto ad aprirsi a nuove sfide. Skills e Size, appunto».
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Proprio in termini di nuove sfide, Havas Group, di cui Havas Media è parte, ha di recente aperto la sua sede nel metaverso: «Si tratta di aprire nuove opportunità per i brand in grado così di raggiungere una tipologia di consumatori con aspettative diverse, ma basate sempre su quei valori che una buona marca deve avere, in qualsiasi “universo”. Un universo differente, che riscrive le regole della comunicazione tra brand e consumatori e che può aprire alla costruzione di legami e interazioni differenti. Una bellissima avventura da affrontare con coraggio, competenza e creatività: ed è anche per questo che il Gruppo ha scelto The Sandbox».
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Stimolo primario nell’evoluzione strategica dell’agenzia media è, quindi, ancora una volta la vicinanza ai clienti, che mentre guardano a nuovi modi di arrivare al proprio pubblico, si trovano a vivere in un clima di incertezza, aggravato dalla guerra in Ucraina che intanto continua a imperversare: «Il mercato pubblicitario non vive in una bolla, ma assorbe le tensioni e l’energia del contesto in cui viviamo. Ciò che sta accadendo a qualche migliaio di chilometri dai nostri confini dovrebbe fare riflettere le aziende a ripensare in primis ai contenuti - fondamentali - e ai messaggi delle proprie campagne di comunicazione, senza però smettere di mantenere un contatto con le persone», commenta in merito Spadini.
«L’agenzia media deve invitare i propri clienti a interrogarsi e adattare i propri contenuti al contesto in cui viviamo. Va dato merito alle aziende che, imparando dal periodo di pandemia, hanno deciso di mantenere sempre vivo un dialogo con i consumatori, magari scegliendo modi diversi di comunicare. Ci sono invece riflessioni aperte con i clienti attivi nelle aree direttamente coinvolte dal conflitto. La vicinanza ai nostri clienti, il valutare caso per caso e accompagnarli verso una strategia efficace, è sempre stata la nostra mission. Lo abbiamo fatto durante pandemia e, ancora più attrezzati e consapevoli, lo facciamo ora con una guerra che si sta combattendo alle nostre porte», dice ancora il Ceo.
Le previsioni sul mercato pubblicitario 2022
La visione del Ceo di Havas Media Group Italia, Stefano Spadini, sull’anno in corso è specchio di quell’incertezza che accompagna i nostri tempi: «In generale, trovo che sia difficile fare previsioni quando si è dentro il mercato. Ben Bernanke, ex Presidente del Comitato dei Governatori della Federal Reserve negli Stati Uniti, una volta ha detto dell’economia “L’economia è una materia difficile, la paragono al tentativo di imparare a riparare un'auto quando il motore è acceso”. Io applico questo concetto al nostro mercato di riferimento, quello pubblicitario.
In generale, bisogna attendere le prossime evoluzioni: dobbiamo contrastare gli effetti dell’inflazione, risolvere il problema del rincaro di materie prime ed energia, ed evitare il crollo dei consumi. Una sfida ardua da affrontare con realismo e un forte approccio strategico così da ripartire esattamente come dopo la pandemia. In questi ultimi due anni le Istituzioni italiane ed europee hanno preso provvedimenti concreti per contrastare le ripercussioni economiche della pandemia e di una guerra che coinvolge, anche solo indirettamente, tutti».
Sulla mancata qualificazione al Mondiale di Calcio dell’Italia, che coinvolge il mondo pubblicitario italiano direttamente, il manager commenta: «Se da una parte c'è la temuta contrazione degli investimenti, dall’altra va anche consideraro l'impatto morale per lo sport più seguito nel nostro Paese, dopo un recente passato che ci ha visto trionfare in molte discipline sportive».
New business, team e obiettivi per il 2022
Havas Media Group Italia guarda con fiducia al 2022: «La seconda metà dello scorso anno si è chiusa con quattro importanti collaborazioni con clienti del calibro di Dolce&Gabbana, Pernod Ricard, Boiron e IAG. Mentre quest’anno abbiamo iniziato con l’Autodromo di Monza e Pepco, gara vinta a livello internazionale, e con tante collaborazioni attive, ma di cui non possiamo diffondere ulteriori dettagli. L’agenzia procede bene nel suo new business, anche se questo non va mai a discapito dei clienti già attivi del Gruppo».
Il manager sottolinea come grandi soddisfazioni stiano arrivando da tutte le aree, dal Client Management Hub, al Content, allo Sport, all’eCommerce al Digital Hub. «In linea con l’approccio Skills e Size”, abbiamo deciso di rafforzare la seniority e di rafforzare i team con diversi ingressi. Il management è solido, ma a fronte della crescita, tutte le aree vanno ulteriormente strutturate, e potranno contare anche su nuove figure professionali senior», rivela Spadini, e annuncia l’ingresso nel gruppo delle new entry entro la metà di aprile.
Guardando un po’ più lontano, la visione è chiara: «Il nostro obiettivo per il 2022 è quello di mantenere il trend di crescita, sia ragionando in termini di crescita organica, sia in termini di crescita per acquisizioni. Operazioni di questo tipo sono, infatti, in fase valutazione nel nostro Paese», conclude il manager, senza rivelare ulteriori dettagli sulle trattative in corso.