Ad aprile iCorporate e WABi hanno annunciato al mercato l’avvio di una partnership strategica, primo step di un piano che potrebbe portare in un futuro non molto lontano ad una possibile integrazione societaria delle due realtà. La prima società porta in dote all’alleanza i suoi servizi di consulenza di comunicazione corporate e finanziaria, la seconda una gamma articolata di servizi di digital marketing, design e creatività di WABi.
Con Francesco Foscari, Presidente esecutivo di iCorporate, e Stefano Meneghin, co-founder di Wabi, cerchiamo di capire come nasce la partnership, quali sono i vantaggi che porterà ai clienti delle due società e quale potrà essere la sua evoluzione futura.
Francesco, quali sono i tratti distintivi dell’offerta attuale di iCorporate e WABi, quali i principali servizi che le due società offrono alle aziende?
Dopo un lungo periodo di conoscenza, fatta di collaborazioni su diversi progetti, che ci ha permesso di apprezzare reciprocamente l’alta qualità dei servizi che entrambe le società offrono, abbiamo deciso di fare un passo in più: creare una partnership strategica che - partendo da una base valoriale condivisa - mettesse a fattor comune le esperienze, le diverse competenze e le relazioni ormai consolidate nei rispetti ambiti di mercato. iCorporate nasce a Milano come società di consulenza strategica nella comunicazione corporate, finanziaria, di sostenibilità e di crisi, con una forte impronta nel digitale ed una vocazione per lo più verso grandi gruppi industriali e finanziari, WABi, con sede vicino a Conegliano, rappresenta un’eccellenza nel marketing strategico, nella creatività, nel design e nella creatività, ed è un punto di riferimento per la comunicazione a 360° per le PMI del Nordest. Le due società possono contare su competenze e target di clientela fortemente complementari.
Stefano, come cambia l’offerta di iCorporate e WABi alla luce dell’accordo di partnership sottoscritto e di uno scenario della comunicazione d’impresa in costante evoluzione?
È vero, lo scenario della comunicazione sta costantemente evolvendo, però sta succedendo la stessa cosa in tutte le aree di business di qualunque natura, è sempre stato così. Quello che oggi è diverso è il ritmo di questi cambiamenti, sempre più accelerato, favorito anche dalle continue innovazioni tecnologiche che sempre più influenzano tanti ambiti di mercato. Per chi si pone come interlocutore strategico delle imprese, e più in generale di organizzazioni complesse, è quindi d’obbligo stare sempre al passo con questi cambiamenti, anzi stare un passo avanti. iCorporate e WABi insieme possono fare leva sulla loro forte vocazione all’innovazione, non solo tecnologica: continua ricerca di soluzioni innovative, forte know-how digitale, alta qualità espressa, vocazione a rappresentare per il cliente un partner strutturato e duraturo grazie alla capacità consulenziale e a un approccio “olistico” e multicanale alla comunicazione.
Stefano, come amplieranno le due realtà la gamma di servizi offerti al mercato alla luce dell'intesa?
La partnership nasce con due obiettivi, uno tattico più di mercato e l’altro strategico. Il primo è rappresentato dalla capacità di entrambe le società di beneficiare l’una dei servizi dell’altra. In particolare iCorporate può ora offrire ai propri clienti una gamma di servizi di alta qualità quali la creazione di siti web, progetti Seo e di digital adv, brand strategy, creatività digitale e design (anche di prodotto) e infine un centro di produzione audio/video. Per contro WABi può avvalersi della decennale esperienza di iCorporate nella consulenza su progetti strutturati e complessi in ambito corporate, finanziario, di gestione di crisi, di comunicazione interna.
Per quanto riguarda invece l’obiettivo strategico questo è rappresentato dalla possibilità, unendo forze e competenze, di penetrare con una offerta completa un mercato estremamente interessante come quello del Nordest, fatto di aziende di medie dimensioni estremamente vitali, a cui poter dare quel valore aggiunto in termini di comunicazione strategica, ma con un partner percepito come “locale”, che permetta loro di fare il salto di qualità a livello reputazionale e di posizionamento. In quest’ottica, ovvero per offrire un supporto di qualità con alti standard ma anche di prossimità, abbiamo deciso di investire nell’ufficio stampa corporate e finanziario territoriale, coinvolgendo nel nostro progetto Katy Mandurino, giornalista di lunga esperienza. Le premesse ci sono tutte, e fin qui abbiamo anche riscontrato molto interesse per la nostra offerta da parte di molte realtà produttive locali.
Francesco, qual è l’attuale giro d’affari delle due società, quali sono i principali clienti (anche a livello di settori) e quali gli obiettivi di business futuri?
L’aggregato del giro d’affari delle due società si attesta intorno ai 4 milioni di euro, ma ancor più importante è la massa critica “professionale” che questo progetto mette a disposizione dei clienti: l’insieme dei vari gruppi di lavoro porta ad un team di più di 50 professionisti dalle competenze straordinariamente complementari e con una conoscenza di mercati molto diversi: dai servizi alla produzione industriale, dalle nuove tecnologie al design, dalla finanza al food&beverage, sia B2B sia B2C. L’obiettivo è quello di crescere, sia allargando la base clienti sia sviluppando nuovi servizi, e di valutare una possibile integrazione societaria nel breve/medio termine.