Wpp ha raggiunto un accordo per vendere a Bain Capital il 60% di Kantar. L'operazione valuta la società di analisi e ricerche di mercato circa 4 miliardi di dollari. A inizio mese, la holding pubblicitaria aveva ammesso di aver intavolato un “dialogo in esclusiva” con il fondo di private equity per la cessione della struttura.
Wpp ha dichiarato in una nota ufficiale che i ricavi provenienti dall’operazione, al netto delle tasse e degli investimenti in Kantar, saranno approssimativamente di 3,1 miliardi.
“Kantar è una società importante e non vediamo l’ora di lavorare con Bain Capital per sbloccarne il suo pieno potenziale. Come partner strategico e azionista, WPP continuerà a beneficiare della sua crescita futura mentre i nostri clienti continueranno godere dei suoi servizi e delle sue competenze”, ha dichiarato il Ceo di WPP, Mark Read, “Vorrei ringraziare Eric Salama [il ceo di Kantar, ndr], la sua squadra e tutte le persone che lavorano in Kantar per l’importantissimo contributo dato a WPP, un contributo che proseguirà mentre svilupperemo insieme il business. Questa transazione crea valore per gli azionisti di WPP e semplifica ulteriormente la nostra compagnia. Con un bilancio molto più forte e un ritorno pianificato per i nostri azionisti di circa l’8% del nostro attuale valore di mercato, stiamo facendo buoni progressi con la nostra trasformazione”.
Da oltre un anno, il gruppo pubblicitario ha avviato una profonda riorganizzazione della propria struttura che ha portato all’accorpamento di VML con Young & Rubicam e di Wunderman con J. Walter Thompson, alla cessione della quota di maggioranza in The Farm, alla vendita della quota di minoranza in Chime, alla chiusura di ottanta uffici e al taglio di 3.000 posti di lavoro.
L’inizio del piano è coinciso con l’insediamento di Read nel ruolo di Chief Executive Officer, avvenuto in seguito alle dimissioni dell'ex-Ceo, Martin Sorrell. Il fondatore del Gruppo aveva lasciato WPP dopo che a suo carico era stata aperta un'inchiesta interna per l’utilizzo improprio di fondi aziendali.
Il completamento dell'operazione, che dovrebbe avvenire all’inizio del prossimo anno, è subordinato all'approvazione degli azionisti di WPP e a quella delle autorità regolatrici in Unione Europea, Stati Uniti, Brasile, Cina, Russia, Turchia, Corea del Sud, Sudafrica e Messico.