Lo IAP ha sospeso lo spot pubblicitario di U-Power di cui Diletta Leotta è testimonial, perché la pubblicità in questione "sessualizza lo sguardo di un bambino". Il giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha ordinato la cessazione della pubblicità, ritenendola in contrasto con l’articolo 11 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, quello che regola la protezione dei bambini e dei ragazzi.
Lo spot, lanciato lo scorso marzo per promuovere la linea di scarpe antinfortunistiche Red Ego, aveva suscitato immediate polemiche per il suo contenuto. La pubblicità si apriva con l’inquadratura di spalle di un bambino, sotto un palco, dove si esibiva una cantante con indosso una minigonna cortissima. Nel voice over, si sentiva la voce di Diletta Leotta dire "La prima volta che sei rimasto senza parole".
Il 9 maggio il giurì dell’Iap ha chiuso il procedimento aperto dal Comitato di controllo dello stesso istituto, dichiarando che la pubblicità esaminata è in contrasto con l’articolo 11, ultimo comma, del Codice, ordinandone la cessazione immediata. "Sono vietate – riporta il comma in questione - rappresentazioni di comportamenti o di atteggiamenti improntati alla sessualizzazione dei bambini, o dei soggetti che appaiano tali".
Selvaggia Lucarelli avvisa i follower di "aver sollevato il tema un mese fa". La giornalista ne scrive sulla sua newsletter: "Il video - scrive Lucarelli - si apriva con l’inquadratura di spalle di un bambino sotto al palco dove si stava esibendo una cantante con una minigonna inguinale, passando poi a un’inquadratura del volto del bambino con lo sguardo verso l’alto (sotto la gonna della cantante, perlomeno questo era ciò che lo spot faceva capire) e bocca aperta in una specie di estasi da visione della Madonna". La giornalista prosegue citando le parole di Leotta che accompagnano lo spot, "La prima volta che sei rimasto senza parole". "In pratica - spiega Lucarelli - veniva rappresentata la prima volta che un bambino, che nella pubblicità avrà un’età scenica di otto anni, vedeva le mutande di una donna. Ne scrissi nelle mie storie Instagram il 24 marzo trovando triste la rappresentazione di un minore in una situazione di tale ambiguità per vendere un paio di scarpe".
Non è la prima volta che il marchio U-Power si trova nell’occhio del ciclone. L'ultima volta risale alla partecipazione di John Travolta al Festival di Sanremo 2024 e al caso della pubblicità occulta. Quella situazione aveva portato a una multa di 206 mila euro comminata al servizio pubblico.