Nelson Gregory Francesca, Sales Director Italy di Captify
Captify, specialista in Search Intelligence per l’open web, ha presentato oggi Curation, una nuova soluzione pubblicitaria. La novità è il risultato del rebranding di PSI - Programmatic Search Intelligence e permette all’azienda di proporre un nuovo modello di comunicazione, il Curated Search Intelligence.
Curation combina i dati di ricerca in tempo reale con l’inventario dei media “curate e omnichannel” per migliorare le performance pubblicitarie. Il processo, noto come programmatic curation, sviluppa un portafoglio personalizzato di dati e offerte, creando asset unici basati su PMP (Private Marketplace), che possono essere venduti e attivati tramite qualsiasi DSP.
Questo metodo consente, quindi, a Captify di fornire offerte curated, accessibili ai programmatic buyer in ambiente PMP e alimentate dai dati di ricerca in tempo reale, attivabili in 48 ore e scalabili attraverso diverse DSP. La soluzione funziona senza dipendere dai cookie di terze parti ed è compatibile con piattaforme come Magnite, OpenX, Pubmatic e Xandr.
Il processo di Curation prevede che, dopo la richiesta di un Deal ID, Captify crei un’audience su misura e la abbini all’inventario curated tramite il partner SSP. Successivamente, viene creato un Deal ID, che il buyer attiva selezionando la DSP.
Il team programmatic di Captify può pre-calibrare le offerte PMP per soddisfare i KPI degli inserzionisti, attivando curated deal a livello globale su vari media, tra cui Interactive Video, OLV, Custom High Impact e Display. Questo approccio ha dimostrato di generare risultati significativi, come un aumento del 2,66 volte nel Search Uplift e un VTR dell’80%, posizionando Captify tra i leader di mercato.
“Captify continua a innovare con l’obiettivo di offrire al mercato e agli inserzionisti pubblicitari soluzioni valide e in grado di ottimizzare gli investimenti”, dichiara Nelson Gregory Francesca, Sales Director Italy di Captify. “Attraverso Curation valorizziamo la tecnologia di Captify, che attraverso i dati di ricerca on site è in grado di fornire una chiara e reale visione dell’intento del consumatore e, grazie al machine learning, possiamo rendere l’intento motore dell’audience”.