Dal momento del suo debutto nel 2020 è stata scaricata più di 30 milioni di volte nei soli Stati Uniti, e oggi in Italia è al primo posto tra le Top app dell’App Store di Apple (è anche, da poco, su Google Play, dove ha superato i 5 milioni di download). Stiamo parlando di BeReal, il social network di origine francese che in queste ultime settimane sta animando le conversazioni di tanti professionisti del mondo digitale.
Di BeReal parlano tutti, in effetti, e non solo per il suo successo a dir poco esplosivo, capace in pochi mesi di raggiungere e superare i numeri di download dei grandi big come TikTok o Instagram, ma anche – e soprattutto – per l’idea alla sua base. Quella di social all’insegna dell’autenticità.
Non a caso, in tanti lo descrivono come “social anti-social”, anche se in realtà l’idea di condivisione tipica di tutte le piattaforme sociali c’è anche qui. Quello che cambia, e che rende la piattaforma a dir poco rivoluzionaria, è l’idea di condividere momenti veri e reali di vita, contro i filtri e gli artifici dei suoi grandi competitor.
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Come funziona BeReal
Quello che chiede BeReal è infatti, in un momento “a sorpresa” della giornata, di condividere in pochi secondi una foto di quello che si sta facendo in quel momento.
Ogni giorno, tutti gli utenti riceveranno, una volta al giorno, una notifica (la riceveranno tutti alla stessa ora). Da quel momento, avranno due minuti per scattarsi una foto: la fotocamera dell’app abilita simultaneamente sia la camera frontale dello smartphone, sia quella posteriore, e il risultato quindi sarà una foto che mostra quello che succede davanti e dietro il telefono. Per un effetto ancora più autentico. Se la foto verrà scattata dopo i due minuti richiesti, sarà comunque possibile condividerla, ma gli altri utenti saranno informati del “ritardo”.
Alcune immagini dell'app BeReal
Una volta pubblicata la foto, gli altri utenti del social potranno mettere like e commentarla, esattamente come succede su Instagram&Co. Sarà inoltre possibile chattare tra utenti con messaggi privati.
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Il social periodicamente stimolerà la creatività del suo pubblico anche lanciando delle sfide (qualcosa di simile a quelle di TikTok), e per aumentare lo stimolo alla condivisione (ed evitare che ci siano utenti “passivi” che guardano soltanto senza postare) non si potranno vedere le foto degli altri utenti a meno che non si pubblicano foto a propria volta.
BeReal: successo duraturo o meteora?
Senza dubbio il successo di quest’app sta nell’aver saputo intercettare una tendenza cui rispondere: la progressiva disaffezione del pubblico ai post “patinati”, in qualche modo costruiti e artificiali, che popolano i principali social network oggi, e la voglia di curiosare nella reale quotidianità delle persone, fatta anche di attimi spettinati e noiosi. Il fatto inoltre che tutti gli utenti ricevano la notifica alla stessa ora, popolando di conseguenza la piattaforma di foto anche un po' simili tra loro, contribuisce a dare il senso di un'esperienza condivisa, di vicinanza, in un mondo sempre più virtuale e isolato.
In molti si chiedono se questo successo sia destinato a continuare, dopo l’innegabile curiosità iniziale, o se BeReal possa invece essere solo una meteora destinata prima o poi all’oblio. Vedremo nel prossimo futuro se la sua offerta saprà crescere ed evolvere, e se sarà sostenibile: l’app, gratuita, non offre formati pubblicitari e in generale la presenza dei brand al suo interno appare alquanto limitata.