Elon Musk ha rinunciato all'acquisto di Twitter e ha ritirato dunque la sua offerta da 44 miliardi di dollari.
Secondo quando si legge in una lettera inviata da un avvocato del miliardario sudafricano all'ufficio legale della società, di cui la Sec ha ricevuto una copia, "Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali" e non ha fornito le "informazioni commerciali richieste. A volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk, a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili".
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Dopo l’annuncio, le azioni di Twitter Inc. sono crollate venerdì del 9% nel trading post-chiusura della Borsa.
Immediata la risposta di Twitter: la società ha annunciato che avvierà una causa contro Elon Musk. Il consiglio di amministrazione della società californiana, ha scritto il chairman Bret Taylorn in un tweet, “è determinato a chiudere l'accordo al prezzo e alle condizioni stabilite con il signor Musk” e, dunque, “intraprenderà un'azione legale per far rispettare l'accordo di acquisto”.
Al centro delle critiche di Musk sono finiti da tempo i dati forniti da Twitter sugli account falsi che, secondo il patron della Tesla e il suo entourage, non erano verificabili. Il social media ribadisce da tempo che gli account spam sono il 5% del totale, mentre Musk è convinto che siano molti di più. Un mese fa il board di Twitter aveva accettato di concedere a Musk l’accesso al suo enorme ammontare di dati nel tentativo di superare l’impasse e avviare l’accordo verso la chiusura, con il voto degli azionisti sull’acquisizione atteso agli inizi di agosto.