L’evoluzione in chiave “tech” dell’influencer marketing fa un deciso scatto in avanti con FlyTrendy, la nuova piattaforma italiana che si propone di snellire, velocizzare e facilitare i rapporti tra brand (e agenzie) e gli influencer. Dopo due anni di sviluppo e di rodaggio operativo che le hanno permesso di gestire con successo campagne per brand come Domino’s, Stefanel e Del Verde, la piattaforma è pronta per il lancio commerciale, programmato al Netcomm Forum 2019.
Alla vigilia dell’evento abbiamo incontrato il Ceo e fondatore della società Adriano Di Giulio, che vede tra i soci anche la MyDraco di Stefano Vendramini, investitore con alle spalle diverse startup di successo e 18 anni di esperienza nel panorama digitale con agenzie come Triboo e FullSix.
Adriano, FlyTrendy promette l’eliminazione di “fitri e barriere” nell’influencer marketing. Ci presenti sinteticamente la piattaforma?
FlyTrendy è qualcosa di completamente nuovo nel campo dell’influencer marketing, ossia una piattaforma che mette in contatto diretto brand e creator, in modo del tutto trasparente. Concettualmente, il meccanismo è semplice: con FlyTrendy i brand e le agenzie hanno la possibilità di caricare, gratuitamente, un brief per una campagna pubblicitaria personalizzata e targettizzata attraverso numerose variabili. Attraverso la nostra App Android o iOS, gli influencer vedono i brief e possono concorrere alla realizzazione della campagna, mediante la creazione di un proprio post con relativa tariffa da sottoporre alla valutazione del brand. I primi pagheranno esclusivamente i post che approveranno e gli influencer verranno remunerati solo per quelli scelti.
https://www.youtube.com/watch?v=wIVZyUlWUHk&t=5s
Solo dopo l’approvazione i post verranno divulgati sui social, in totale trasparenza. Il contenuto del post rispecchia fedelmente quello approvato dal brand. Il brand avrà il pieno controllo della campagna e sarà informato sull’andamento della stessa attraverso l’invio di un report completo.
Quali sono i principali aspetti che vi differenziano dagli altri player specializzati in influencer marketing?
L’elemento più importante è che FlyTrendy non è un’agenzia, ma una tecnologia: ci definiamo una media technology platform, in grado di realizzare una completa automazione dei processi, senza alcuna intermediazione nel rapporto tra cliente e influencer: il nostro modello di business prevede solo una tech fee calibrata sugli Influencer. Con FlyTrendy, dunque, ogni azienda o agenzia può gestire in totale autonomia le proprie campagne di influencer marketing.
Secondo punto di assoluta novità, FlyTrendy è l’unica piattaforma sul mercato che rende possibile il pagamento real time in denaro. Ultimo ma non meno importante, FlyTrendy è una tecnologia che può essere fornita ad aziende o brand anche in white label, per creare, gestire e attivare una propria community proprietaria completa di processi di pagamento e analytics.
Che tipo di influencer trovano le aziende su FlyTrendy? Per le aziende è possibile “filtrarli” a monte?
FlyTrendy lavora sul segmento a nostro giudizio più interessante, che è quello dei micro e macro influencer, ossia quelle ‘persone vere’ che hanno tra i 1.500 e 200 mila follower. Attualmente, sono già oltre 3.000 quelli che utilizzano la piattaforma. Le aziende scelgono in totale autonomia quali post attivare sulla base delle proposte che meglio rispondono alle loro esigenze. Infatti, possono essere selezionati, numerosi filtri che consentono di costruire una campagna ad hoc. Inoltre, FlyTrendy offre la possibilità di acquistare la proprietà intellettuale dei post. Uno dei valori aggiunti è sicuramente la proposizione, da parte del Influencer, di contenuti nuovi e di qualità.
Quali sono i prossimi sviluppi che avete in mente?
Attualmente FlyTrendy sta completando positivamente il suo primo round di fundraising con partner industriali e strategici. Puntiamo in alto, in particolare ad un’espansione internazionale, perché ci siamo resi conto che il nostro modello è davvero appetibile per molti altri mercati in quanto fortemente scalabile.