Dopo i risultati deludenti di Snap e Google, anche i conti di Meta del terzo trimestre dell’anno sono inferiori alle aspettative del mercato. Utili dimezzati e ricavi in calo (per la seconda volta consecutiva) per la società di Mark Zuckerberg, una doccia fredda che ha fatto crollare il titolo della capogruppo di Facebook, Instagram e Whatsapp nella contrattazioni after-hours a New York con una perdita fino al 12%.
I ricavi di Meta sono stati nel trimestre pari a 27,71 miliardi di dollari, in diminuzione del 4%. "Se i tassi di cambio fossero rimasti costanti nel terzo trimestre i ricavi sarebbero stati 1,79 miliardi più alti", ha precisato la società. I costi operativi sono aumentati del 19% a 20,05 miliardi di dollari, anche in conseguenza degli ingenti investimenti riservati ai progetti legati al metaverso, con una perdita in nove mesi di 9,5 miliardi di dollari.
Di conseguenza, il colosso dei social network ha registrato nel periodo un utile netto di 4,4 miliardi di dollari, in flessione del 52% rispetto ai 9,19 miliardi del terzo trimestre del 2021. L’utile per azione è sceso da 3,22 dollari a 1,64 dollari, mentre le stime degli analisti indicavano un utile di circa 1,9 dollari per azione. Aumentano invece gli utenti giornalieri attivi a quota 1,98 miliardi, +3%, mentre gli utenti mensili attivi sono saliti del 2% a 2,96 miliardi. Il fatturato medio per utente (ARPU) si è attestato a 9,41 dollari, meno rispetto ai 9,83 attesi.
Deludente l’outlook per il quarto trimestre dell’anno: Meta ha annunciato di prevedere un fatturato compreso tra i 30 e i 32,5 miliardi, mentre il consensus aveva ipotizzato prima della presentazione dei conti un risultato di 32,2 miliardi.