Twitter chiude il terzo trimestre 2020 con una crescita dei ricavi migliore delle aspettative degli analisti, ma con un incremento degli utenti inferiore a quanto ci si aspettava. Questi risultati hanno generato una diminuzione del valore delle sue azioni pari all’11%. nelle contrattazioni seguite alla chiusura di Wall Street.
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I ricavi registrati dalla società guidata dal Ceo Jack Dorsey sono sttai nel Q3 pari a 936 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano una stima media di 777,15 milioni di dollari (secondo Yahoo Finance).
I guadagni per azione sono stati pari a 0,04 dollari, mentre gli analisti ipotizzavano un guadagno pari a 0,06 dollari.
Gli utenti mensili medi si sono attestati sui 187 milioni, al di sotto dei 195 milioni attesi dagli analisti, ma in aumento rispetto ai 145 milioni registrati nello stesso periodo lo scorso anno.
A guidare i ricavi di Twitter nel Q3 è stata la pubblicità
La crescita dei ricavi registrata da Twitter nel terzo trimestre è principalmente legata a un aumento delle entrate pubblicitarie registrate dalla piattaforma di networking. Queste, infatti, sono cresciute del 15%, per un valore pari a 808 milioni di dollari.
L'azienda afferma di non avere "motivo di credere che la tendenza dei ricavi registrati a settembre non possano continuare, o addirittura migliorare".
Un anno difficile per Twitter
I guadagni del terzo trimestre di Twitter arrivano dopo un anno difficile per l'azienda.
A luglio scorso, un attacco hacker legato alla truffa di bitcoin ha intaccato l'immagine pubblica del social e ha spinto l'FBI ad avviare un'indagine per determinare la sicurezza dei dati degli utenti sulla piattaforma di Twitter.
Il rapporto sugli utili della società arriva inoltre il giorno dopo che Dorsey ha partecipato ad un'audizione al Senato degli Stati Uniti sul tema delle protezioni offerte alla società dalla Sezione 230, una parte di una legge su internet che impedisce alle aziende tecnologiche di essere ritenute responsabili dei contenuti pubblicati sulle loro piattaforme. Le revisioni della sezione 230 potrebbero portare a una grave interruzione delle attività di queste società.
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I legislatori di entrambe le parti politiche sostengono infatti la modifica della Sezione 230. I Repubblicani, in particolare, promuovono la loro posizione adducendo come motivazione il fatto che le grandi aziende tecnologiche discriminano i contenuti conservatori, una teoria in realtà supportata da poche prove.