Balzo del numero di utenti attivi ma calo del ricavi a causa della flessione degli investimenti pubblicitari. In sintesi sono queste le principali evidenze che emergono dalla lettura dei dati di bilancio di Twitter. Un bilancio accolto positivamente dal mercato: nelle contrattazioni che precedono l’apertura di Wall Street il titolo è salito del 6,55%.
Dopo Snapchat è dunque toccato oggi al social dei cinguettii presentare la sua trimestrale in epoca Covid-19. La pandemia, dopo essersi fatta già sentire sui dati del primo trimestre, ha inciso in modo più netto sui conti del periodo che va da aprile a fine giugno. Ma non è tutto, perché Twitter ha subito anche i contraccolpi del boicottaggio pubblicitario deciso da tante aziende in relazione alle proteste scoppiate negli Stati Uniti dopo la morte del cittadino afroamericano George Floyd e alla richiesta di un maggior impegno dei social nel rimuovere i contenuti d’odio a sfondo razziale.
Twitter ha chiuso i tre mesi con ricavi pari a 683 milioni di dollari, in diminuzione del 19% e al di sotto delle attese degli analisti, e con un perdita netta di 1,2 miliardi, un risultato quest’ultimo legato a imposte differite.
I ricavi da pubblicità sono stati pari a 562 milioni di dollari, in flessione del 23% ma, sottolinea Twitter, con un progressivo miglioramento rispetto all’ultime tre settimane di marzo, quando il calo è stato del 27%.
“Abbiamo notato una ripresa graduale e moderata rispetto ai livelli di marzo per gran parte del secondo trimestre, ad eccezione del periodo che va da maggio a metà giugno, quando molti marchi hanno diminuito o messo in pausa la loro spesa pubblicitaria”, in relazione appunto alla proteste razziali scoppiate negli Stati Uniti. “Durante le ultime tre settimane di giugno, le entrate pubblicitarie sono calate del 15%”, spiega Twitter, sottolineando come il trend sia migliorato una volta che le proteste si sono placate.
Il numero degli utenti quotidiani attivi, ovvero quelli monetizzabili con la pubblicità, sono aumentati del 34% e hanno raggiunto quota 186 milioni di unità contro i 172,8 milioni attesi dagli analisti. E’ il tasso di crescita più alto da quando Twitter rende pubblico questo indicatore.
Twitter ha anche reso noto di aver completato la ricostruzione dei suoi ad server e di potere dunque ora personalizzare e monetizzare meglio le pubblicità.
Il programma di sviluppo di soluzioni pubblicitarie sempre più dirette potrà inoltre contare sul contributo di CrossInstall, la DSP per la pubblicità interattiva su mobile acquisita a maggio. In fase di test il Video Carousel Card, un formato a scorrimento orizzontale con immagini e video che indirizza le persone verso un’app o un sito web.
Twitter conferma infine l’intenzione di lanciare nuove linee di prodotto che si andranno ad affiancare alla pubblicità, come ad esempio formule di abbonamento, soluzioni di ecommerce o servizi per permettere ai siti di introdurre sistemi d pagamento ero accedere ai contenuti. I test partiranno già quest’anno con la volontà di trovare presto nuove voci di entrate che andranno a compensare l’atteso calo dell’advertising.