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19/07/2024
di Annalisa Pomponio

Dmt e Triboo lanciano il concorso per vincere le scarpe autografate dal ciclista Tadej Pogačar

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Dmt - azienda italiana attiva nel settore delle calzature cycling - annuncia il lancio di un concorso che offre l'opportunità di vincere 5 paia di scarpe autografate dal campione ciclistico Tadej Pogačar. Questa iniziativa realizzata con il supporto di Triboo - Digital Transformation Factory milanese - rappresenta un esempio di come una campagna possa coniugare visibilità e branding, perseguendo al contempo obiettivi di lead generation, acquisizione di nuovi utenti per l'ecommerce e arricchimento del CRM. 

"Siamo entusiasti di sperimentare nuovi metodi di comunicazione e di generazione di utenti per il nostro Brand. Questa iniziativa ci ha permesso di trovare un canale di lead generation con risvolti di brand e di massimizzare ulteriormente la proficua collaborazione con Pogačar che abbiamo in corso" ha dichiarato Dante Luisetti Sales&Marketing General Manager. 

Il concorso è stato ideato per generare traffico, interesse e fidelizzazione verso il brand, sfruttando la notorietà di Tadej Pogačar, ulteriormente rafforzata dalla sua recente vittoria al Giro d'Italia. Attraverso questa operazione, Dmt mira a espandere la propria base utenti target grazie a tecniche di informazione mirate su piattaforme verticali legate al mondo del ciclismo. 

Triboo - attraverso la società T-Direct specializzata in lead generation - mette a disposizione di Dmt strumenti proprietari avanzati, come Magellano, che permettono di ricevere e ottimizzare i dati del database attraverso verifiche qualitative e attività di scoring. Questo consente di valorizzare al meglio i contatti ricevuti, garantendo una maggiore efficacia delle campagne di marketing. 

"La partecipazione a questo progetto dimostra la nostra capacità di creare sinergie efficaci tra competenze diverse, ottenendo risultati concreti e misurabili. È stata un'ottima occasione per mettere in campo una strategia sia di branding che di lead generation, e soprattutto per lavorare con un'operazione concorsuale al di fuori dei canali più ‘classici’ come il food" Simone Sicuro, co-founder di T-Direct.

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