Mercato degli affitti in tilt
Ecco come le prop-tech ci salveranno dalla precarietà abitativa
Mercato degli affitti bloccato: ecco alcuni dati
Gli ultimi dati raccolti da Nomisma parlano chiaro: il mercato degli affitti sembra essere proprio in tilt. I motivi? Una crescente domanda di alloggi in locazione, la crisi del mercato immobiliare per quanto riguarda gli acquisti, i tassi di interesse sempre più elevati e una scarsa disponibilità di immobili in locazione.
È qui che nasce e prolifera la precarietà abitativa, un fenomeno sempre più dilagante nel Bel Paese, teatro di instabilità economica e immobiliare dal 2020. Infatti, dopo la pandemia e la crisi energetica, con l’inflazione incalzante, sempre più famiglie si vedono in difficoltà nel pagamento dell’affitto. I single non riescono più a permettersi un bilocale nei centri principali e gli studenti si vedono costretti a pagare somme spropositate per stanze o porzioni di esse.
Inoltre, il calo delle compravendite registrato ha offerto sempre più spazio al mercato degli affitti a lungo termine. Infatti la perdita di potere d’acquisto, la diminuzione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi su mutui e garanzie hanno allontanato il sogno della casa di proprietà da molte delle famiglie. Nel 2023, ben 48 mila nuclei familiari hanno rinunciato ad acquistare una casa e hanno spostato il 7,3% della domanda dall’acquisto al mercato delle locazioni, accentuando la pressione sul settore.
La crescente domanda e la scarsità di offerta, unita all’aumento generale dei prezzi, ha fatto schizzare i canoni di locazione alle stelle (+2,1% nel 2023). Risulta infatti sempre più difficile trovare casa, nonostante, secondo le stime di Nomisma, l’11% delle case italiane sia vuoto o inutilizzato.
Case vuote e 0 guadagni: perché i proprietari non affittano?
E allora perché i proprietari non danno in locazione le proprie case sfitte? La risposta ce la dà sempre l’ultimo report di Nomisma, dichiarando che il 30% dei potenziali locatori non affitta per paura di inquilini morosi. E i dati sembrano dar loro ragione!
Quasi 1/3 dei locatori dichiara di aver subìto fenomeni di morosità e il 13% degli affittuari dichiara di aver saltato almeno un pagamento. Stessa dinamica si registra per i ritardi nel pagamento dell’affitto: il 27,5% degli affittuari ha dichiarato di aver pagato l’affitto in ritardo almeno una volta nell’ultimo anno. La quota di ritardi riscontrati dai locatori sale al 38% (fonte: Nomisma | Affitti: mercato bloccato con 11% delle abitazioni inutilizzate). La paura dei proprietari è quindi sostenuta da dati, e trovare una soluzione risulta davvero complesso.
È vero, i proprietari sono restii a rendere disponibili i propri immobili, ma c’è chi è convinto che per combattere la precarietà abitativa ci sia necessità di tutelarli e dar loro garanzie. È Zappyrent l’azienda tech che si occupa di proteggere gli interessi dei locatori, offrendo un processo d’affitto vantaggioso per loro e per gli inquilini.
Innovazione tecnologica: la parola magica contro un mercato in tilt
“Così combattiamo la precarietà abitativa: tuteliamo i proprietari con la Protezione Zappyrent, un servizio unico e illimitato. Siamo noi stessi a pagare e garantire ogni 12 del mese il canone direttamente al locatore, ed evitiamo così ritardi o mancati pagamenti. Anche se l’inquilino fosse moroso, il proprietario otterrà sempre il canone e non dovrà preoccuparsi di sfrattare il conduttore. Facciamo tutto noi”, sostiene l’azienda.
La prop-tech si incarica anche di eseguire un accurato check creditizio dei potenziali inquilini, così come di gestire tutte le comunicazioni da locatore e locatario.
“Vogliamo innovare il mercato degli affitti”: questa è la missione di Zappyrent, che ogni giorno si impegna a sviluppare sistemi smart per facilitare il processo di affitto.
Ultimamente l’azienda ha anche sviluppato un servizio per creare in automatico contratti di locazione, un meccanismo salvatempo per gli investitori che gestiscono più immobili. Per Zappyrent affittare deve essere semplice e veloce, un processo senza stress per i futuri locatori. Ed è così che l’azienda si impegna a combattere la precarietà abitativa: dando garanzie e sicurezze, tutelando e proteggendo chi propone il proprio immobile sul mercato delle locazioni. Chissà che tutelare i proprietari non sia la chiave per aumentare l’offerta e sbloccare un mercato in tilt?