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29/11/2021
di Lorenzo Mosciatti

Al via oggi beIT, la campagna di promozione del Made in Italy nel mondo. L'approccio è digital first

L'operazione “Italy is simply extraordinary: beIT” porta la firma del raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Pomilio Blumm, LVenture e Triboo, vincitore della gara del valore di circa 50 milioni di euro

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Una campagna straordinaria di promozione del Made in Italy a sostegno delle esportazioni italiane e dell’internazionalizzazione del sistema economico nazionale. Prende il via oggi “Italy is simply extraordinary: beIT”, il nuovo ambizioso e atteso progetto lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, grazie al Fondo per la Promozione Integrata istituito con il decreto-legge Cura Italia.

La campagna avrà una dimensione globale con un focus particolare su 26 paesi, con due obiettivi principali: raccontare al pubblico internazionale in maniera originale e innovativa l’Italia, i suoi valori e talenti, le sue competenze e le straordinarie potenzialità. E sostenere l’internazionalizzazione delle filiere del nostro sistema produttivo, ampliando e diversificando i mercati esteri di riferimento per le piccole e medie imprese italiane.

La comunicazione sarà on air dunque dal 29 novembre sino ad agosto 2022, articolandosi in due fasi. La prima sarà incentrata sul racconto dei “valori” che identificano l’Italia: creatività, passione, tradizione, stile, innovazione e diversità. La seconda fase vedrà l’attivazione di campagne mirate, le cosiddette “declinazioni verticali”, volte a promuovere le filiere produttive del Made in Italy. La fase valoriale si articolerà da novembre 2021 a marzo 2022; le campagne verticali saranno attive da marzo ad agosto 2022.

La campagna si svilupperà principalmente sui canali digitali e prevederà la costruzione di una nuova identità visuale e linguistica per il complesso dell’attività di promozione dell’Italia nel mondo (le lingue d traduzione sono 19), di piattaforme e landing page dedicate, profili sociali e contenuti originali (testi, audio e video) che saranno creati durante l’intero arco della campagna. La comunicazione avrà anche una declinazione “verde”, in collaborazione con la società italiana Treedom. L’approccio della pianificazione è digital first, una scelta dettata dai vantaggi che ne conseguiranno sia nella profilazione, sia nella risposta immediata ai contenuti.

Ad occuparis del progetto è il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Pomilio Blumm, LVenture e Triboo ha vinto la gara del valore di circa 50 milioni di euro indetta dal Ministero degli Affari Esteri.

I commenti

“Parte oggi BeIt, la campagna di comunicazione straordinaria a sostegno del Made in Italy che prende oggi il via in tutto il mondo, una campagna di nation branding mai realizzata prima per l’Italia, con un approccio nuovo, più complesso, ambizioso che vuole raccontare al pubblico internazionale l’Italia di oggi a 360 gradi”, ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio presentando la campagna. “Vogliamo far capire chi siamo prima ancora di cosa produciamo e sappiamo fare. Abbiamo scelto sei valori per raccontare l’Italia e gli italiani: attraverso la creatività, di cui l’Italia è motore a livello mondiale, il filo rosso che lega le nostre eccellenze, la passione, la tradizione e l’innovazione, lo stile, e la diversità”.


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L’ambasciatore Lorenzo Angeloni, direttore generale per la Promozione Paese alla Farnesina, ha spiegato che “la campagna cade in un momento propizio perché l’export è in aumento rispetto al 2019, con dati record (da gennaio a settembre il valore delle esportazioni ha raggiunto circa 377 miliardi, migliore dei 356 miliardi dello stesso periodo del 2019, l’anno dei record, ndr). L’impatto della campagna dipenderà da come sapremo coniugare l’offerta di Italia che spesso è occasionale e a volte disordinata e che la campagna deve portare a essere sistemica ed esaustiva con la domanda di Italia, anche quella ancora inespressa, che va intuita”.

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