15/02/2024
di Caterina Varpi

Axa Italia torna on air con la campagna “Essere donna non dovrebbe essere un rischio”

La pianificazione a cura di Wavemaker coinvolge tv, connected tv, web e cinema. Firma Publicis Conseil

Le donne tornano ad essere ancora una volta protagoniste della campagna globale di Axa, “Essere Donna non dovrebbe essere un rischio” (ne abbiamo parlato qui), di nuovo on air, per quattro settimane dal 18 febbraio, sulle principali emittenti tv, sulle connected tv, sul web e in oltre 160 cinema in Italia. La creatività è di Publicis Conseil e la pianificazione di Wavemaker.

Ancora una volta, Axa tornerà in comunicazione con una forte impronta emozionale che tocca situazioni quotidiane, problematiche, rischi e vulnerabilità a cui le donne sono esposte quotidianamente nell’arco della loro vita, in tutti i Paesi del mondo.

Alla base della scelta, la volontà di continuare a portare all’attenzione di tutti un messaggio di ottimismo che spinga a riflettere sulla capacità di lottare, insieme, per un futuro diverso, migliore, su un tema, l’empowerment femminile, da sempre al centro delle priorità di Axa, in ottica di protezione ma anche di prevenzione dei rischi a cui le donne sono esposte nella loro quotidianità, in diversi ambiti.

“E’ motivo di orgoglio, dopo il successo della prima wave, tornare nelle case degli italiani per condividere un messaggio dal grande valore sociale come quello di “Essere donna non dovrebbe essere un rischio” ha commentato Letizia D’Abbondanza, Responsabile Customer & External Communication del Gruppo assicurativo Axa Italia. "Con un linguaggio realistico e allo stesso tempo emozionale, torniamo a fotografare vulnerabilità e rischi a cui le donne possono andare incontro nella loro vita, portando un messaggio che racchiude lo spirito di Axa e la sua determinazione ad agire, perché sentiamo la responsabilità di fare di più, con azioni concrete negli ambiti della protezione e prevenzione, e con iniziative distintive per la società nel suo complesso. Vogliamo, infine, spingere a riflettere sulla possibilità di lottare, insieme, per una società più inclusiva e dunque più sostenibile, che supporti le ambizioni e i sogni di tutte le donne”.

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