La natura, la tradizione, il calore della gente, e una coppia di testimonial d’eccezione, Raoul Bova e la compagna Rocio Munoz Morales. La Calabria punta su questi elementi per il suo rilancio turistico, attraverso il cortometraggio “Calabria, terra mia”, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, e su cui la Regione ha investito circa 1,7 milioni di euro.
Il cortometraggio, della durata di 6 minuti, racconta il viaggio di Raoul Bova, il cui padre ha origini calabresi, e Rocio nei luoghi d’infanzia dell’attore, tra scenari marittimi mozzafiato, sterminati campi di clementine e arance, e il profumo e il sapore di bergamotti e fichi. Circondati dalle bellezze naturali della regione e dal calore dei suoi abitanti, i due si abbandonano a romantiche riflessioni sui luoghi dell’infanzia, sui vecchi ricordi che si pensava ormai perduti, e sul loro amore.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del cortometraggio a luglio, l’allora governatrice della Calabria Jole Santelli, scomparsa pochi giorni fa, aveva descritto lo spot come emozionale, capace di raccontare la Calabria attraverso la molteplicità dei suoi colori, dei suoi profumi e dei suoi popoli. Un progetto che andasse oltre i soliti cliché, ed oltre il semplice racconto di mare e montagna.
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Sempre in occasione della conferenza stampa, si parlava di una distribuzione televisiva, con spot pianificati sulle principali reti tv e, forse, anche all’estero.
Intanto, il video, visibile online, ha raccolto opinioni contrastanti da parte del pubblico. Molti calabresi ne hanno sottolineato l’aspetto stereotipato e troppo ancorato a un’immagine tradizionale del Sud Italia, poco identificativa delle specificità della Calabria, e che mal rappresenta una regione che tenta di innovarsi guardando al futuro.
"Io non ho fatto un documentario sulla Calabria", ha risposto Muccino alle critiche della rete. Quella del corto, sottolinea il regista, è una Calabria "cinematografica, che deve far venire voglia di andarci. Se a un turista viene voglia di andarci, per me quello è il goal. Non importa far vedere se sia autentico o non autentico. Non dovevo raccontare la realtà".
Di seguito il cortometraggio completo.