Bilancio migliore delle attese del mercato per Alphabet nel secondo trimestre del 2023. A trainare i conti della capogruppo di Google sono stati il cloud e il business pubblicitario, che torna dunque a crescere dopo la flessione registrata nei primi tre mesi dell’anno.
I ricavi di Alphabet sono stati pari a 74,6 miliardi di dollari, con un incremento del 7% su base annua e contro le previsioni di 72,8 miliardi. L'utile netto si è attestato a 18,4 miliardi di dollari, anch'esso in aumento rispetto ai 16 miliardi del secondo trimestre del 2022 e contro la stima di 16,9 miliardi formulata dal mercato.
La pubblicità è cresciuta del 3,3% a quota 58,1 miliardi di dollari (il consensus prevedeva 57,5 miliardi). La search, la pubblicità legata al motore di ricerca, il core business di Google, ha totalizzato entrate per 42,6 miliardi di dollari, con una crescita di quasi il 5%. I ricavi pubblicitari di YouTube sono aumentati del 4,4% a quota 7,67 miliardi (7,4 miliardi la stima degli analisti).
Positivo anche l’andamento del business del cloud computing, su cui Alphabet sta puntando molto per diversificare i flussi di reddito attenuando la dipendenza dalla pubblicità online. Il fatturato della divisione è stato di 8 miliardi di dollari, +27,9%, meglio delle attese (7,75 miliardi).
Intanto la società continua ad investire nell’intelligenza artificiale e nella sua integrazione nei prodotti del gruppo a partire dal motore di ricerca, ha detto il ceo Sundar Pichai nel corso della conference call. Attualmente l'80% degli inserzionisti utilizza almeno un prodotto di ricerca basato sull'intelligenza artificiale, ha precisato Philipp Schindler, Chief Business Officer. La società prevede tra l’altro di integrare la tecnologia di intelligenza artificiale generativa (in grado di creare testi, immagini e video) in altri prodotti come Gmail, Google Foto e nel suo sistema operativo mobile Android.
Guardando ai prossimi mesi, l’attenzione dei manager di Alphabet è rivolta ai margini, compressi rispetto al 2022 dall'aumento dei costi e dalle spese straordinarie per i licenziamenti (a inizio anno la società ha annunciato un piano di tagli con 12.000 esuberi) e dall’individuazione di business alternativi alla pubblicità che, seppur tornata a crescere, non registra più quelle performance robuste del recente passato.
Alphabet ha infine annunciato che la sua attuale Chief Financial Officer, Ruth Porat, dal 1° settembre diventerà Presidente e Chief Investment Officer, occupandosi così di supervisionare l’area delle Other Bets, ovvero i nuovi investimenti del gruppo, come Google Fiber (connessione internet) e Waymo (auto a guida autonoma).