Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di MFE (Mediaset), ha rilasciato informazioni importanti riguardo all’andamento della raccolta pubblicitaria del gruppo, parlando di una chiusura del primo semestre dell'anno in linea con i già buoni risultati dei primi 4 mesi. «Teniamo il passo e posso anticipare, con prudenza, che i primi 6 mesi si concluderanno con una crescita della pubblicità intorno al 6%. Stiamo facendo meglio del mercato sia in Italia che in Spagna», ha detto l’A.D. in un incontro con la stampa per tracciare un bilancio della stagione televisiva appena conclusa.
Berlusconi ha evidenziato che tra settembre e maggio Mediaset è riuscita a superare la Rai nella share totale individui, raggiungendo il 37,7% contro il 36,8% della Rai. Il differenziale sul target commerciale è cresciuto fino a quasi 10 punti percentuali (40,8% vs 31,2%) nella stagione 2023-2024. Inoltre, Mediaset ha prodotto in Italia oltre la metà dei contatti pubblicitari dell'intero sistema televisivo nazionale, generando il 56,3% dei GRP televisivi, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. «A questo – ha continuato Berlusconi - si somma un sistema crossmediale unico in Italia e non solo che ci permette, tra TV, Radio, Digitale e DOOH, di raggiungere 95,8 milioni di persone a settimana, con una copertura del 96% della popolazione del nostro Paese. Il nostro obiettivo era quello di creare un sistema crossmediale che ci rendesse il primo editore italiano. Ci abbiamo lavorato tanto, la missione è compiuta».
Federico Di Chio: «La tv è in salute»
Nella successiva relazione Federico Di Chio, direttore marketing strategico di Mediaset, ha evidenziato come la TV tradizionale mantenga una buona salute, con ascolti medi stabili rispetto all'anno scorso. Sommando la componente digitale, il consumo dei contenuti dei broadcaster su tutte le piattaforme è cresciuto del 0,4%. IN questo contesto il manager ha evidenziato alcuni dati di particolare soddisfazione per Mediaset, come il 41,6% di share nella fascia oraria 21:30-23:30, rispetto al 32,3% del concorrente pubblico. Particolare successo è stato registrato da Rete4, che ha conquistato ascolti su tutti i target dopo il riposizionamento editoriale.
Di Chio ha quindi snocciolato una serie di dati sulle performance digitali di Mediaset nella stagione 2023-2024, definendole «straordinarie»: i video visti in un anno sono passati da 6 a 7,6 miliardi, un dato che supera il totale di tutti gli altri editori messi insieme. Mediaset ha anche raggiunto la leadership nel tempo speso dagli utenti, con 661 milioni di ore, rispetto ai 532 milioni della Rai.
I risultati pubblicitari
Questi successi si riflettono nei risultati pubblicitari del gruppo, che nei primi tre mesi dell'anno, in un mercato dinamico (+3,6% secondo Nielsen), ha registrato un incremento del 5,7%. Matteo Cardani, Direttore Generale Marketing di Publitalia '80, ha legato questi risultati alla strategia di Mediaset di posizionarsi in tutti i segmenti più performanti: TV (+5,6%), radio (+8,9%), digitale (+3,2%) e DOOH (+34,8%). «Il nostro portafoglio di offerta è in grado di soddisfare contemporaneamente la domanda dei consumatori e degli investitori», ha detto Cardani. «Paga il nostro modello ibrido per l’advertising, in cui possiamo offrire il meglio del lineare e il meglio del digitale. Infatti, il 60% dei nostri clienti pianifica 4 o 5 mezzi».
Guardando alla seconda metà dell'anno, Per Silvio Berlusconi ha adottato un tono più cauto. Pur riconoscendo che l'azienda sta lavorando bene e che il contenimento dei costi permette all’azienda di pianificare futuri investimenti con serenità, ha sottolineato che «non è garantito che i risultati positivi del primo semestre possano replicarsi nella seconda metà dell'anno, anche a causa del confronto con un secondo semestre del 2023 molto positivo». Intanto, l'azienda rimane ottimista e concentrata sui progetti internazionali «Uno dei nostri obiettivi è quello replicare il nostro modello crossmediale di successo anche in Spagna e, se possibile, in futuro anche in Germania», ha detto Berlusconi.