Ursula von der Leyen (foto del sito della Commissione Europea)
L’Unione Europea è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump sui dazi per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times.
Durante la tregua di 90 giorni sui dazi, Bruxelles cercherà comunque di trovare un accordo "pienamente equilibrato" con il governo di Washington, ha precisato. Von der Leyen ha escluso la possibilità di rivedere le norme chiave Ue sul digitale (il pacchetto Dsa-Dma) o il regime dell'Iva, più volte finito nel mirino di Trump nelle scorse settimane. “Questi aspetti non rientrano nel negoziato perché sono decisioni sovrane", ha precisato.
Più cauto è stato il commento di Joerg Kukies, il ministro delle Finanze tedesco. “Per quanto riguarda l’acciaio e l’alluminio, Bruxelles è stata molto specifica su cosa vuole fare e, secondo noi, è la via giusta da seguire”, ha detto. Sull’ipotesi di colpire le Big Tech, invece, «dobbiamo stare attenti perché non abbiamo vere alternative. Da noi non esistono fornitori di servizi cloud o di intelligenza artificiale in termini di scalabilità a cui possiamo rivolgerci. Bisogna dunque sempre calibrare con molta attenzione il punto in cui si vuole essere più aggressivi”. E’ dunque importante, ha concluso, “trovare prima delle alternative”.