Il Giornale passa agli Angelucci. “Per la vendita c’è un accordo consolidato” ha riferito all’agenzia AdnKronos Paolo Berlusconi, confermando così il closing sulla cessione che consegna il quotidiano di via Negri alla famiglia che già edita Libero e Il Tempo. L’accordo tra i due gruppi editoriali è stato comunicato al Cdr della testata.
Un grande polo dell’informazione di destra, quello nelle mani degli Angelucci: una “collezione”, quella dei giornali controllati dalla famiglia del deputato leghista, a cui si potrebbe aggiungere anche il quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro, la cui trattativa è stata però smentita dallo stesso direttore in una nota ripresa dalle agenzie stampa.
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“Da parte mia c’è un legame affettivo e quindi ho deciso, anche per aderire a un desiderio di mio fratello Silvio, dovuto soprattutto all’affetto che lui nutre per questa creatura che lui ha salvato e poi mi ha passato nel tempo, di partecipare con una quota di minoranza” così Paolo Berlusconi ha spiegato poi le circostanze che hanno portato alla chiusura dell’accordo.
Alla famiglia Berlusconi, editrice del Giornale da più di trent’anni, resterà una quota di minoranza pari al 30%, che sarà detenuta dalla Pfb di Paolo Berlusconi, fratello del leader forzista.
“Devo dire che i signori Angelucci sono stati molto signori nel aderire a questa nostra istanza dopo che ci eravamo impegnati per un acquisto che poteva essere anche totalitario” ha precisato, confermando l’ipotesi che la trattativa fosse stata impostata per una cessione al 100%, successivamente modificata.