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31/10/2024
di Simone Freddi

InsurAds, pubblicità senza sprechi con l'attenzione reale. «L'Italia tra i nostri mercati più strategici».

Nata a Lisbona e attiva a livello internazionale, la compagnia utilizza l'intelligenza artificiale per ottimizzare le campagne digitali, riducendo l'esposizione eccessiva e migliorando le performance. Ci spiega tutto il Ceo André Parreira

InsurAds: a destra dall'alto, i founder Rafael Mora e André Parreira

InsurAds: a destra dall'alto, i founder Rafael Mora e André Parreira

Nel panorama del digital advertising, InsurAds si sta affermando come un player innovativo, orientato a trasformare la gestione delle campagne pubblicitarie per renderle più efficienti. Fondata a Lisbona nel 2017 da Rafael Mora e André Parreira, la società ha rapidamente costruito una presenza internazionale, con una base ben radicata in Europa e piani di espansione verso Stati Uniti, Medio Oriente e Asia. InsurAds raggiunge attualmente oltre 1,7 miliardi di utenti unici al mese attraverso un network di più di 1.000 editori a livello globale, e ha registrato un volume d’affari di oltre 40 milioni di euro.

Come funziona la tecnologia di InsurAds

Per approfondire, Engage ha intervistato André Parreira, CEO e co-fondatore della società. Il cuore della tecnologia InsurAds è un sistema di ottimizzazione delle impression chiamato "Marketing Assurance Warrant" (MAW). Questa piattaforma monitora in tempo reale le impression per ogni singolo utente, riducendo lo spreco causato dalla sovraesposizione pubblicitaria. In un momento in cui la gestione della frequenza di esposizione nelle campagne pubblicitarie cross-canale è un tema di grande attualità nel mercato pubblicitario, Parreira ha sottolineato come la tecnologia sviluppata da InsurAds possa rivelarsi decisiva per migliorare le performance: «La nostra piattaforma, basata sull’intelligenza artificiale, interviene nel momento esatto in cui l’impression è visualizzata sullo schermo, gestendo e ottimizzando l'attenzione per ogni singolo utente e su ogni dispositivo, garantendo così una copertura precisa e senza sprechi».

Grazie a questa capacità di gestione, InsurAds ha scoperto che appena il 21% degli utenti è responsabile del 90% degli sprechi pubblicitari dovuti a sovraesposizione. Attraverso il MAW, queste impression vengono "riciclate" e destinate a nuovi utenti meno esposti agli annunci, incrementando l’efficacia della campagna senza costi aggiuntivi. «Una volta che un inserzionista prova la nostra assicurazione contro la sovraesposizione, non torna indietro: con lo stesso investimento, ottiene un miglioramento a due cifre nei KPI della campagna», ha sottolineato Parreira.

Un cambio di paradigma nell'advertising

La piattaforma di InsurAds, ha spiegato Parreira, è in grado di portare benefici sia agli editori sia agli inserzionisti, adottando un approccio basato sull'attenzione reale del pubblico. «Il nostro obiettivo è permettere al settore dell’advertising di operare senza sprechi e raggiungere il 100% di efficienza per ogni euro investito», ha detto Parreira. Una sfida importante è stata convincere l’industria a superare le metriche tradizionali e adottare un modello che premi l’effettiva attenzione del pubblico. «Abbiamo costruito la prima piattaforma tecnologica al mondo per gestire in tempo reale il coinvolgimento dell'utente, una vera svolta nel settore», ha aggiunto Parreira.

L’Italia come mercato strategico

Grazie al suo approccio innovativo e alla crescente rete di partnership, InsurAds si presenta come un player da tenere d’occhio nel settore dell’advertising digitale. Per l’azienda, l’Italia rappresenta uno dei mercati più strategici e un punto di riferimento per la crescita in Europa. «Collaboriamo con diversi tra i principali editori italiani da oltre cinque anni, e ora che il nostro MAW è disponibile anche per inserzionisti e agenzie, aspiriamo a fare dell’Italia il primo mercato del G8 con pubblicità digitale completamente ottimizzata», ha dichiarato Parreira. «Saremmo orgogliosi di poter contribuire a fare del mercato italiano un esempio globale per trasparenza e ottimizzazione», ha concluso Parreira.

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