di Teresa Nappi

Outbrain: sostenibilità e AI al centro della roadmap '24. A breve il lancio in Italia di una nuova soluzione di targeting

In occasione di un incontro stampa, il General Manager per l’Italia Corrado Massaro, ha delineato i prossimi passi della piattaforma, sottolineando la posizione primaria della filiale tricolore nella strategia globale di go-to-market dell'azienda

Corrado Massaro, General Manager per l'Italia di Outbrain

Sostenibilità e intelligenza artificiale sono gli elementi alla base della roadmap 2024 di Outbrain, fondata su tre pillar: semplicità, performance e data.

La piattaforma tecnologica leader per l’open web si posiziona oggi come una soluzione pubblicitaria full stack e i passi che intende intraprendere nel prossimo futuro sono orientati a confermare e consolidare questo posizionamento, con l’Italia in posizione primaria nei piani di sviluppo dell'azienda.

Forte di un primo trimestre chiuso a livello globale con risultati positivi – 217 milioni di dollari di fatturato e un Ebitda Adjusted pari a 1,4 milioni di dollari (raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2023) – l’azienda sta accelerando sulla strada dello sviluppo di nuove soluzioni all’insegna appunto della semplificazione, della performance che garantiscano al contempo un efficientamento della spesa per gli advertiser, e di un targeting sempre più puntuale, il tutto grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale e senza sottovalutare l’importanza di essere presenti oggi sul mercato ponderando anche la sostenibilità ambientale della soluzioni proposte.

A spiegarlo è stato nella mattinata del 13 giugno Corrado Massaro, General Manager per l'Italia di Outbrain, in carica dallo scorso 1° settembre (leggi qui).

Dopo un excursus su come si configura oggi Outbrain, anche a fronte del lancio dello scorso anno di Onyx e dell’ampliamento dell’offerta della piattaforma nell’ambito delle soluzioni di upper funnel (leggi qui), il manager ha anticipato le prossime mosse della piattaforma: «Stiamo lavorando per semplificare la nostra inventory e i posizionamenti native, concentrandoci su posizionamenti premium come il middle article per assicurare alle nostre soluzioni e agli advertiser che le scelgono un grado di attention sempre elevato», ha detto Massaro.

L’intelligenza artificiale, diventa invece leva non solo per sviluppare ed efficientare ulteriormente gli stessi annunci native, anche a livello creativo, ma una leva da usare «per ottimizzare le campagne pubblicitarie, migliorando sia i risultati che l'efficienza operativa, sempre nel rispetto di criteri etici».

Ma non solo. Nel campo dei dati, Outbrain sta utilizzando l’AI per un più precisa targetizzazione: «Su questa scia nasce la "Predictive Demographics", una soluzione già lanciata con successo in altri paesi e prossima a essere resa disponibile anche in Italia. Questa tecnologia utilizza avanzate tecniche di intelligenza artificiale per analizzare in profondità le caratteristiche sociodemografiche dei lettori, consentendo una predizione precisa della demografia degli utenti in base al contenuto delle pagine lette. Questo facilita una targettizzazione più accurata e mirata delle campagne pubblicitarie, contribuendo a migliorare l'efficacia complessiva delle strategie di marketing digitale», ha annunciato il manager.

Nonostante una svolta sempre più orientata alla demand, Outbrain però resta fedele al suo impegno iniziale, ossia quello di sostenere il giornalismo indipendente e di fornire strumenti di monetizzazione aggiuntiva al proprio network di editori attraverso il suo widget native. Questo impegno non solo supporta il giornalismo in un contesto sempre più competitivo, ma offre anche agli advertiser la possibilità di raggiungere i loro obiettivi con maggiore efficacia, un aspetto sottolineato da Gianluca Marchese, Business Development Director: «Partnership con editori come il gruppo ANSA, Gedi, e Il Sole 24 Ore permettono a Outbrain di migliorare le performance delle campagne e di operare con una responsabilità condivisa verso l'editoria. In un mondo guidato dalla tecnologia programmatica, dove molti competono per gli stessi spazi, la nostra collaborazione con gli editori garantisce uno spazio esclusivo e sicuro per le nostre campagne» afferma Marchese.

L’Italia top country nell’ecosistema Outbrain

L’incontro è stata anche l’occasione per il manager di confermare la posizione primaria della filiale italiana nella strategia globale di go-to-market di Outbrain.

«L'abilità nella localizzazione di nuovi prodotti e soluzioni adtech e nel servire le esigenze del settore pubblicitario digitale italiano premiano l’impegno dei team sales e di account locali, guidati da un leadership team tutto nuovo, che vede Gloria Invernizzi Head of Sales e Tomaso Uliana Head of Account Management», ha precisato il General Manager per l’Italia Corrado Massaro, a cui Invernizzi e Uliana riportano.

Nel suo complesso la squadra italiana di Outbrain si compone di 27 persone, mentre a livello globale l'azienda conta più di 1000 "outbrainers".

«In un settore che evolve senza sosta, presentando sfide e opportunità, sia in termini di tecnologia che di valori di riferimento, Outbrain è stata tra i pionieri nello studio, nell'analisi, nello sviluppo e nell'implementazione di soluzioni abilitanti per l'industria della pubblicità digitale che tengono conto anche del loro impatto sulle persone e sul pianeta», ha detto ancora il manager. «Siamo felici dei buoni risultati ottenuti finora in Italia, che ci pongono all'avanguardia dell'innovazione tra i Paesi in cui Outbrain opera e che ci spronano a continuare nella direzione intrapresa finora».

Un esempio recente di innovazioni di successo è Onyx, che si è distinto per la sua rilevanza nel rispondere alle mutevoli esigenze di visibilità dei brand nell’open web e per la sua rispondenza alle attuali metriche di misurazione e valutazione delle campagne online. «Onyx è ora in testa alle vendite del nostro mercato e giocherà sicuramente un ruolo importante nei prossimi mesi», ha detto ancora Massaro.

Lanciata per prima in Italia la scorsa primavera, e poi seguita da altri 7 Paesi - Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Giappone, Israele e Spagna -, la nuova piattaforma di branding Onyx by Outbrain «viene accolta positivamente da tutte le industry digitali grazie alla sua capacità di massimizzare l'impatto delle campagne di awareness e consideration mantenendo un approccio di totale trasparenza. Oggi i player digitali devono essere in grado di rispondere in modo proattivo alla domanda di soluzioni capaci di abbracciare le tecnologie, siano esse di tendenza come l'AI o meno, e di saperle interpretare e indirizzare correttamente per supportare piani di business di successo. L'innovazione degli strumenti e dell'approccio è fondamentale. Anche la brand-safety, la trasparenza, il rispetto della privacy e delle abitudini online degli utenti, insieme a valori sociali condivisi come l'attenzione alle risorse e la tutela dell'ambiente, giocano un ruolo sempre più fondamentale», chiarisce Massaro.

La svolta green di Onyx

E a proposito di Onyx e dell’importanza di considerare nei propri piani strategici l’impronta che si lascia sul pianeta, l’incontro con la stampa è stata l’occasione per presentare in modo più approfondito OnyxGreen. Annunciata lo scorso aprile (leggi qui), OnyxGreen è un Green Media Product (GMP) alimentato dai dati di Scope3, la piattaforma collaborativa per la sostenibilità che decarbonizza i media e la pubblicità.

«OnyxGreen, in particolare, consente ai marketer impegnati in un ecosistema mediatico più pulito e sostenibile di massimizzare l'attenzione, ottenere un maggiore impatto sul loro brand e ridurre al minimo le emissioni», ha spiegato Tomaso Uliana, Head of Account Management di Outbrain Italia.

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