Profitti superiori al previsto ma un giro d’affari inferiore alle attese del mercato, con una crescita che è risultata la più debole dal 2012, ovvero da quando la società si è quotata a Wall Street.
Nel primo trimestre del 2022 Meta, la capogruppo di Facebook, ha registrato profitti per 7,47 miliardi di dollari, in calo sì rispetto ai circa 9,5 miliardi dello stesso periodo del 2021 ma superiori ai 7,1 miliardi preventivati agli analisti. L’utile per azione è stato infatti di 2,72 dollari per azione contro i 2,56 dollari ipotizzati. Il fatturato ha raggiunto i 27,91 miliardi contro i 28,28 miliardi attesi, in aumento solo del 7%.
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I ricavi pubblicitari sono aumentati del 6,6% e hanno sfiorato i 27,9 miliardi (contro i 28,3 previsti dagli analisti). Reality Labs, la divisione dove si concentrano le attività legate al metaverso, il nuovo business verso cui si sta muovendo il gruppo, ha fatturato 695 milioni di dollari, con una perdita di quasi 3 miliardi (contro gli 1,8 miliardi dello stesso trimestre del 2021) motivata agli ingenti investimenti stanziati dalla società.
Sono diversi i fattori che hanno frenato la crescita di Meta, ha fatto sapere la società. Innanzitutto, l’impatto della guerra in corso in Ucraina sull’economia e sugli investimenti pubblicitari delle aziende, soprattutto nella seconda parte del trimestre. Ma anche le maggiori difficoltà di monetizzazione che stanno riscontrando i video di breve durata, i Reels, un formato su cui il gruppo sta puntando molto anche per contrastare l’avanzata di TikTok, rispetto alle soluzioni pubblicitaria più tradizionali proposte dalla piattaforma. Senza dimenticare i problemi legati alle modifiche alla privacy introdotti da iOS di Apple e l’ecommerce che sta crescendo meno del recente passato.
Tanti che per il secondo trimestre Meta prevede un fatturato tra i 28 e i 30 miliardi di dollari: se non dovesse superare i 29,1 miliardi di dollari, per Menlo Park si tratterebbe del primo trimestre con il segno meno dallo sbarco a Wall Street.
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Gli utenti mensili attivi di Facebook sono stati 2,94 miliardi, con un incremento del 3% anno su anno ma con un risultato minore dei 2,97 miliardi attesi. Gli utenti medi attivi quotidiani sono cresciuti invece del 4% a 1,96 miliardi, in questo caso con una performance leggermente superiore ai 1,95 miliardi previsti.
I dati di Meta sono stati accolti comunque positivamente a Wall Street: il titolo ha guadagnato più del 13% nelle contrattazioni dopo la chiusura della Borsa. Negli ultimi mesi, in particolare dopo la presentazione a febbraio dei precedenti conti trimestrali, il gruppo che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp ha perso in Borsa circa il 44% del valore, ovvero 388 miliardi di dollari di market cap.