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Amazon ha presentato un’offerta per acquisire le attività statunitensi di TikTok, la popolare app di video brevi di proprietà della cinese ByteDance, che rischia di essere vietata negli USA a partire da sabato prossimo. La proposta, secondo quanto riportato dal New York Times, è stata inoltrata tramite una lettera al vicepresidente JD Vance e al segretario al commercio Howard Lutnick e sarebbe l’ultima in ordine di tempo in una vicenda complessa, in cui si intrecciano interessi economici, geopolitica e strategie di comunicazione.
Al momento non si riportano commenti ufficiali dei diretti interessati. Tuttavia l’azienda fondata da Jeff Bezos avrebbe più di un motivo per puntare su TikTok: la piattaforma è ormai un canale chiave per l’ecommerce anche grazie a TikTok Shop, l’iniziativa di commerce nativa dell’app che in Italia ha debuttato pochi giorni fa, ma che è già disponibile dal 2023 negli USA, dove si posiziona tra i primi 15 merchant online. Tra l’altro, seppure TikTok Shop competa direttamente con Amazon, molti creator statunitensi continuano a generare vendite indirizzando gli utenti proprio verso il marketplace di Seattle, da cui ricevono una commissione.
Oltre ad Amazon, secondo la CNBC anche AppLovin, società attiva nel mobile marketing, ha presentato un’offerta dell’ultimo minuto per acquisire TikTok. Seguono poi Oracle, da tempo in corsa per rilevare l’app, e investitori come il miliardario Frank McCourt, Jesse Tinsley (fondatore della fintech Employer.com) e Zoop, una realtà emergente i cui dirigenti includono anche il fondatore di OnlyFans.
A monte delle offerte c’è una legge, approvata dal Congresso USA, che impone a TikTok di separarsi dalla proprietà cinese per continuare a operare nel Paese. L’entrata in vigore del provvedimento, prevista inizialmente per gennaio, è stata posticipata dal presidente Trump, che ha dichiarato di voler evitare un divieto e di essere aperto a un accordo.
Il quadro resta comunque incerto. Se da un lato emergono offerte di rilievo e segnali di fiducia, dall’altro il rischio di una nuova proroga o di uno stallo legislativo è concreto. TikTok ha sempre sostenuto di non essere in vendita e ha avviato una campagna per promuovere il proprio impatto economico negli Stati Uniti con uno studio realizzato insieme a Oxford Economics. Nel frattempo, la Cina ha più volte dichiarato che potrebbe bloccare l’eventuale vendita di TikTok, rendendo l’esito della vicenda ancora più imprevedibile.