Dal caseificio alla tavola passando per PiErre: si chiama così l’agente conversazionale del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Sviluppato dalla startup bolognese Heres.ai e dal suo team, guidato dall'a.d. Andrea Gabrielli, il chatbot PiErre si sta rivelando un alleato fondamentale nella strategia digitale del Consorzio di fronte all’accelerazione dell’ecommerce anche in questo settore.
Con un volume di produzione di 3,94 milioni di forme nel 2020, il Consorzio si è trovato ad affrontare una mole di richieste difficili da smaltire dai soli operatori del reparto assistenza al cliente. Dallo scorso novembre, spiega una nota stampa, PiErre ha già supportato oltre 42 mila interazioni virtuali, con un tasso di correttezza delle risposte del 90%.
Ma non solo: alle normali richieste di assistenza clienti, PiErre unisce una customer experience unica per ogni interazione, con l'obiettivo di migliorare l’esperienza di navigazione e di fruizione nelle diverse sezioni del sito ecommerce. Inoltre, il sistema è in grado di diminuire le segnalazioni in entrata e di rispondere tempestivamente alle domande più richieste, come lo stato dell’ordine oppure i costi e i tempi di spedizione, fornisce le informazioni sulle caratteristiche del prodotto, dal gusto alle qualità olfattive, e autoapprende dalle conversazioni con gli utenti per migliorare la sua conoscenza di base e rendere le conversazioni ogni giorno sempre più personalizzate.
La personalizzazione delle conversazioni virtuali e delle schede di ogni produttore del Consorzio, inoltre, permette ai caseifici di farsi conoscere e di far conoscere il prodotto in tutte le sue qualità attraverso un canale, l'ecommerce, se,pre più seguito anche all'estero.