Paolo Stucchi, CEO Southern Europe, Middle East, North Africa, Turkey di dentsu
A completamento del processo di trasformazione iniziato nel 2020 che ha portato alla guida leader nuovi, e a seguito delle importanti acquisizioni di nuovi clienti che hanno caratterizzato l’ultimo trimestre del 2021, dentsu italia ha deciso di potenziare la sua organizzazione e ha annunciato un ambizioso piano di crescita dell’organico, che mira ad assumere 100 nuovi talenti nei primi sei mesi del 2022, e che, spiega la società, “rappresenta il più grande programma di assunzione” della sua storia.
«Tutto questo si accompagna a un trend particolarmente positivo - spiega a Engage Paolo Stucchi, Ceo Southern Europe, Middle East, North Africa and Turkey di dentsu -. Chiudiamo un anno che in termini di billing cresce a doppia cifra, con ricavi tornati al di sopra del dato 2019 e una marginalità importante. Ciò significa non solo che il mercato va bene, ma anche che le nostre quote di mercato stanno crescendo per effetto del contributo sia della nostra service line Media, sia della service line Creativa, che vale oltre il 25% dei nostri ricavi».
Tale andamento, continua Stucchi, è dovuto sia «alla crescita degli investimenti dei grandi clienti storici, come LVMH, Vodafone, P&G», sia «alle recenti acquisizioni di clienti del rango di Eni, l’azienda più grande in Italia per fatturato, e di Kering, che è stata una grande vittoria del gruppo dentsu a livello mondiale», e ancora anche a «clienti che sono tornati a lavorare con noi come Ing e Carrefour e a conferme importanti come Calzedonia, Angelini, Beiersdorf».
Il buon andamento sul fronte delle gare è continuato anche in questa ultima parte dell’anno, con altre tre pitch vinti: «Il media planning di Zurich, che confermiamo sia per l’online sia per l’offline, il media planning e l’attività di digital acquisition di Younited Credit, e Credito Fondiario».
Di qui l’ambizioso piano di crescita dell’organico, con 100 nuovi ingressi in organico nei primi 6 mesi del 2022, che si andranno ad aggiungere agli attuali 870 effettivi di dentsu in Italia. Il piano, ci spiega Stucchi, «è innanzitutto finalizzato ad assicurare il miglior livello di servizio a tutti i nostri clienti, quelli già con noi da tempo - dai quali ci aspettiamo un aumento delle attività di comunicazione superiore al 5% il prossimo anno -, e quelli che hanno deciso di sceglierci negli ultimi mesi», ma non solo «è anche profondamente trasformativo: vogliamo trovare una nuova generazione di talenti per costruire velocemente le basi di una dentsu diversificata, multiculturale e inclusiva».
«Queste nuove risorse - ha aggiunto Stucchi - saranno inserite in tutte le funzioni del nostro business, andando in particolare a potenziare alcune aree strategiche nell’ambito del tech, dell’analisi del dato, della gestione delle campagne a performance per l’acquisizione e il mantenimento dei clienti, segmenti in cui posso dire che dentsu e in particolare Carat rappresentano lo stato dell’arte nel mercato e per le quali un cliente come Eni ha deciso di lavorare con noi».
Per sviluppare tutto questo, continua Stucchi, «abbiamo bisogno di questi nuovi 100 talenti, persone che vogliamo siano talenti moderni, forti dal punto di vista culturale, e ad alto potenziale. Lo chiamiamo progetto “Next 100” e va completare il processo di trasformazione iniziato nel 2020 dal ringiovanimento della nostra linea di leadership, con un ruolo chiave a manager come Leonardo Casini, Simona Petti, Gloria Caldirola, Daniele Frattini, Daniela Accinasio, Donovan Donandonibus, Piergiorgio Manuti».
Manager a cui, ci ha detto Stucchi, si aggiunge in questi giorni Giacomo Capra, proveniente da Webranking, che assumerà la guida di iProspect, «prendendo il posto di Simona Petti che viene promossa al ruolo di Dentsu International Business Director, posizione in cui avrà la responsabilità di clienti con footprint internazionale affiancandomi nella gestione delle sinergie tra i vari Paesi del cluster che coordino, ossia Italia, Grecia, Israele, Turchia, Medio Oriente e Nord Africa».
Per quanto riguarda iProspect, anche in Italia come da riorganizzazione internazionale l’agenzia è destinata ad assorbire Vizeum, ma «si tratta di un team di eccellenza per noi e questa integrazione non avverrà almeno fino alla fine del 2022», conclude Stucchi.