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Il nuovo rapporto Kantar BrandZ Most Valuable Italian Brands 2025 rivela che il valore complessivo delle 40 marche italiane più preziose ha raggiunto i 121,1 miliardi di dollari.
Nonostante le previsioni di crescita prudenti per il 2025 e un contesto geopolitico complesso, più della metà dei brand in classifica ha aumentato il proprio valore. Nel complesso, i principali marchi italiani dimostrano stabilità, registrando in media solo una lieve flessione (-1%) rispetto al 2024.
Federico Capeci, Managing Director, Spain & Italy di Kantar, commenta: “Nonostante l’incertezza economica continui a perdurare a causa di fattori esterni difficili da controllare, vediamo molti dei principali brand italiani continuare a prosperare. Il framework Kantar Blueprint For Brand Growth ci permette di comprendere perché e come le marche crescono; coloro che investono in marketing possono infatti contrastare molte forze esterne e raccogliere i frutti di una strategia basata sulla consapevolezza che il successo di un brand è un impegno nel lungo periodo.”
Gucci si conferma in testa alla classifica. Bene i brand del settore finanziario
Gucci, leader fin dalla prima edizione della classifica Kantar BrandZ nel 2018, mantiene la prima posizione anche quest’anno, con un valore di marca pari a 17 miliardi di dollari. Al secondo posto troviamo Enel, il brand di maggior valore nel settore delle utility, che registra una crescita del 17% raggiungendo un valore di 15,4 miliardi di dollari. Ferrari, una delle marche con la crescita più significativa, si piazza al terzo posto grazie a un incremento del 38% che porta il suo valore a 14 miliardi di dollari.
Quattro brand tra i “Top Riser” – ovvero coloro che hanno evidenziato la maggiore crescita in valore – provengano dal settore finanziario. Tra questi, Intesa Sanpaolo (10° posto; 3,5 miliardi di dollari; +53%), UniCredit (11° posto; 3,1 miliardi di dollari; +48%), Banca Mediolanum (25° posto; 1,2 miliardi di dollari; +31%) e Generali (7° posto; 4 miliardi di dollari; +20%). Banco BPM fa il suo debutto nella classifica italiana al 38° posto, con un valore di 0,7 miliardi di dollari.
Il panorama retail vede l’ingresso di due nuovi protagonisti: Conad, il brand della Grande Distribuzione di maggior valore in classifica, entra infatti al 17° posto con un valore di 1,5 miliardi di dollari, seguito da Coop al 18° posto. In classifica troviamo anche Esselunga al 32° posto.
Ecco la Top 10 dei brand italiani di maggior valore:
- Gucci, 17,043 miliardi di dollari
- Enel, 15,401 miliardi di dollari
- Ferrari, 13,966 miliardi di dollari
- Kinder, 9,012 miliardi di dollari
- Prada, 5,560 miliardi di dollari
- Fendi, 5,456 miliardi di dollari
- Generali, 3,976 miliardi di dollari
- TIM, 3,946 miliardi di dollari
- Nutella, 3,679 miliardi di dollari
- Intesa Sanpaolo, 3,492 miliardi di dollari
Trend e innovazione nei settori lusso, utility e alimentare
Nonostante il calo della domanda di beni di lusso in mercati chiave come Stati Uniti, Corea, Giappone e Cina, Prada ha incrementato il proprio valore di marca del 7% nell’ultimo anno, raggiungendo il quinto posto in classifica. Tra i fattori di successo, sono da citare l’espansione in mercati emergenti del Medio Oriente e Asia, l’integrazione di cultura e arte nel racconto del brand attraverso mostre in-store, e iniziative di sostenibilità come il progetto “Re-Nylon”, che utilizza plastica riciclata dagli oceani per le sue collezioni.
Nel settore delle utility, tutte e quattro le aziende presenti in classifica hanno registrato una crescita del valore compresa tra il 2% e il 17%, grazie alla liberalizzazione del mercato. L’aumento della concorrenza ha fatto sì che i consumatori scegliessero brand consolidati. A2A (20° posto; 1,4 miliardi di dollari; +16%) si distingue per il focus su sostenibilità, trasparenza, innovazione e attenzione nei confronti della comunità, ampliando la propria offerta oltre le utility tradizionali con servizi di gestione dei rifiuti e distribuzione energetica. Fastweb (22° posto; 1,3 miliardi di dollari) ha differenziato il proprio posizionamento con l’ingresso nel mercato energetico tramite Fastweb Energia, che offre energia 100% da fonti rinnovabili. Inoltre, l’espansione delle telecomunicazioni con il lancio del 5G e della fibra in nuove regioni ha consolidato la sua leadership di categoria.
Nutella (9° posto; 3,7 miliardi di dollari), nata nel 1964, continua a innovare per mantenere la propria rilevanza presso le nuove generazioni. La strategia di espansione include nuovi prodotti come biscotti, muffin, croissant e creme plant-based, oltre a gelati.