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Gli inserzionisti non sono pronti per un futuro senza cookie: è una delle evidenze che emerge dallo studio di Taboola e YouGov, che indaga il parere degli inserzionisti sull’abbandono dei cookie.
Nonostante la recente decisione di Google di ritardare questo processo di cambiamento, il tema è molto delicato e impone agli advertiser una profonda riflessione su come prepararsi a un mondo senza cookie e agli effetti che tutto ciò avrà sulle dinamiche commerciali.
La ricerca ha fatto una fotografia della situazione, intervistando i decision maker del settore pubblicitario e del marketing proprio per capire meglio quali sono le loro previsioni sull’impatto di questa rivoluzione sulle attività di pianificazione e sulla decisione di investire in determinati canali pubblicitari.
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Search e native adv sono i canali che garantiranno le prestazioni migliori
Di seguito alcuni dei risultati dello studio.
- Gli inserzionisti non sono pronti per un futuro senza cookie e, poco meno della metà, il 46% del totale, è d'accordo con la decisione di Google di ritardarne l'eliminazione. Solo il 25% degli intervistati si dice completamente pronto per l'abbandono di questo strumento.
- Quali saranno le probabili conseguenze? Gli inserzionisti pensano di cambiare le modalità di spesa in un mondo senza cookie: il 44% degli intervistati prevede di spostare gli investimenti pubblicitari su canali diversi, man mano che il cambiamento si concretizzerà.
- In un contesto privo di cookie, gli inserzionisti hanno individuato alcuni canali che secondo loro potranno garantire prestazioni e migliori ritorni sugli investimenti. Nello specifico si tratta di search e native advertising.
Lo studio indipendente di YouGov è stato condotto per conto di Taboola e ha intervistato 202 responsabili di pubblicità e marketing di aziende statunitensi con almeno 100 dipendenti. Il lavoro è stato condotto online, tra il 3 e il 9 maggio 2024. I dati non sono ponderati.