«Un accordo strategico per Mediaset. Dopo cinque anni di lotte legali nei tribunali di mezza Europa, è stata finalmente firmata un’intesa che interrompe uno stallo che frenava Mediaset in tutti i suoi possibili sviluppi internazionali. Grazie al nuovo accordo, l’azionista francese Vivendi uscirà gradualmente dal capitale di Mediaset, un’azienda italiana che sarà ora libera di guardare avanti con slancio e senza ostacoli legali».
Con queste parole, rilasciate al TG5, Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha commentato la firma dell’accordo con i francesi di Vivendi, che mette la parola fine a cinque anni di lotte legali.
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«Anche perché i conti del gruppo televisivo italiano vanno decisamente bene: il bilancio 2020 appena presentato alla comunità finanziaria internazionale ha stupito tutti. In un anno di sofferenza Covid per l’economia mondiale, Mediaset, mostrando ancora una volta una grande reattività, è riuscita a produrre ascolti in crescita e un importante utile netto, unico gruppo televisivo italiano a riuscire nell’impresa. E grazie all’ottima salute editoriale ed economica e alle risorse generate da tutte le attività Mediaset - tv, radio e internet -, può ora partire il progetto ambizioso di MFE (MediaForEurope): la creazione del primo e unico gruppo televisivo pan-europeo. Un polo mediatico in grado di creare efficienze da reinvestire in nuovi contenuti e in nuove tecnologie per le piattaforme digitali. Un polo di tv gratuita potenzialmente in grado di parlare a oltre 250 milioni di persone in tutta Europa», dice ancora Pier Silvio Berlusconi.
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«Dopo cinque anni di stallo, ora Mediaset. un’azienda tutta italiana, potrà finalmente iniziare a costruire quella casa pan-europea della televisione che progettiamo da tempo e investire nuove risorse in contenuti e tecnologia. Mediaset è orgogliosa che sia un gruppo italiano a fare da locomotiva europea per la nascita di MFE (MediaForEurope), un progetto ambizioso e innovativo destinato a generare valore e posti di lavoro. Se riusciremo in questa impresa, e siamo certi di farcela, avremo costruito un pezzo di Europa industriale. Un gruppo in ambito televisivo, contenuti e web che nessuno aveva mai progettato. Una nuova avventura internazionale nel mondo dei media che creerà grandissime opportunità in Italia, in Spagna e in tutti gli altri paesi che verranno coinvolti».