Il Sole 24 Ore, Garrone: «Divergenze su bilancio, non più disponibile a nuovo mandato»
Per l’editrice che fa capo a Confindustria si profila un rinnovamento radicale della governance: sarebbe in uscita, a fine mandato, anche la Ceo Mirja Cartia d'Asero
Il presidente de Il Sole 24 Ore Edoardo Garrone ha comunicato ai vertici di Confindustria di non essere più disponibile a una eventuale nuova nomina a presidente del gruppo editoriale.
“Nel 2018 ho accettato l’onere di presiedere Gruppo Sole 24 Ore che stava attraversando, come noto, un periodo di crisi da lungo tempo. Dopo 7 anni di impegnativo lavoro il gruppo è stato risanato e ora guarda al futuro con rinnovata serenità. Questo anche grazie alla professionalità, all’impegno e alla passione di tante persone dell’azienda. Purtroppo, negli ultimi mesi all’interno del consiglio di amministrazione si sono verificate pesanti divergenze in particolare sulla politica di bilancio, in relazione a mancati accantonamenti per una vertenza giudiziaria in corso", spiega in una nota Edoardo Garrone.
«Dopo mia segnalazione, il collegio sindacale ha rilevato disallineamenti informativi che sono stati segnalati alla Consob. Il cda de Il Sole 24 Ore del 19 marzo ha deciso comunque di approvare il bilancio. Non ho potuto che votare contro questa decisione, fedele al mandato affidatomi di tutelare gli azionisti e il futuro del gruppo. Come conseguenza logica di questa situazione, nei giorni scorsi ho comunicato ai vertici di Confindustria di non essere più disponibile ad una eventuale nuova nomina a Presidente del Gruppo. Auguro al nuovo consiglio che verrà eletto, di poter operare efficacemente per il bene dell’azienda e dei suoi azionisti».
In attesa che l'azionista Confindustria renda nota la sua lista per il rinnovo del Cda all'assemblea del 30 aprile, si profila dunque un rinnovamento radicale della governance: già da tempo le indiscrezioni indicano in uscita, a fine mandato, anche l’amministratrice delegata Mirja Cartia d'Asero.