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26/10/2023
di Andrea Salvadori

Meta, la pubblicità vola nel terzo trimestre (+24%). Fatturato e utili meglio delle stime

Boom per l'advertising digitale anche grazie ai nuovi strumenti per il targeting realizzati con l'AI. In crescita gli utenti. Preoccupa la situazione mediorientale

Foto di Mariia Shalabaieva su Unsplash

Foto di Mariia Shalabaieva su Unsplash

Nel giorno in cui Meta si trova a dover affontare una nuova causa negli Stati Uniti (la California e almeno un'altra ventina di Stati americani, in tutto 33, accusano la società di sfruttare i giovani per profitto e inondarli di contenuti dannos), la trimestrale del gruppo californiano batte le attese del mercato e conferma, dopo i bilanci di Google e Microsoft, che la crescita della pubblicità digitale si è ormai consolidata dopo le difficoltà incontrate dalle Big Tech tra il 2022 e gli inizi del 2023. 

Nel terzo trimestre del 2023 il fatturato di Meta è cresciuto del 23% (il risultato migliore dal 2021) raggiungendo i 34,15 miliardi di dollari, meglio dei 33,56 miliardi previsti dal Consensus. I profitti sono aumentati del 164% a quota 11,54 miliardi, mentre l’utile per azione è stato di 4,39 dollari contro i 3,63 dollari attesi. 

A trainare i conti di Meta è stata la pubblicità digitale, in aumento del 24%, anche grazie agli strumenti messi a punto per migliorare il targeting e l’efficacia delle inserzioni grazie all’intelligenza artificiale. Gli utenti attivi quotidiani della capogruppo di Facebook e Instagram sono stati 2,09 miliardi (contro i 2,07 ipotizzati), quelle mensili 3,05 miliardi, in linea con le attese e in crescita del 3%.


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Sui conti di Meta, e in particolare sui margini, ha inciso positivamente la politica di taglio dei costi (come spese diminuite nel trimestre del 7% a 20,4 miliardi). Al riguardo il gruppo ha annunciato che a settembre è terminato il piano di licenziamenti avviato nel 2022.

Guardando al prosieguo dell’anno, il direttore finanziario Susan Li ha però messo in guarda il mercato e, rispondendo alle domande degli analisti, ha detto che l’andamento della pubblicità appare oggi volatile alla luce del conflitto in corso in Israele, come d’altronde era già capitato lo scorso anno con lo scoppio della guerra in Ucraina. Tanto che il titolo di Meta, in rialzo del 140% da gennaio, dopo aver guadagno nell’after-market fino al 4%, ha poi perso il 3,5% proprio sull’onda del possibile impatto sui risultati della fine dell'anno delle crisi geopolitiche e in particolare della situazione in Medio Oriente. Nel quarto trimestre del 2023, Meta prevede ad ogni modo ricavi tra i 36,5 e i 40 miliardi, e una crescita di circa il 19%.


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Threads, l’applcazione con cui Meta vuole fare concorrenza a X, ha sfiorato i 100 milioni di utenti mensili attivi, ma a regime l’obiettivo del grippo è raggiungere il miliardo di utenti. Reality Lab, la divisione dedicata al metaverso, continua invece a perdere dollari: il rosso è stato di 3,74 miliardi nel trimestre, per un totale di 25 miliardi dall’inizio del 2022. Un trend, ha detto il ceo Mark Zuckerberg, che non si fermerà, dal momento che la società ha messo a budget investimenti per il lancio di nuovi prodotti.

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