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08/02/2024
di Teresa Nappi

Snap chiude il Q4 in crescita, ma delude gli analisti. Titolo in perdita e licenziamenti in arrivo

Nonostante il trimestre 2023 abbia visto i ricavi della casa madre di Snapchat a +5% e utenti in crescita del 10%, la società non raggiunge gli obiettivi e guarda a una riorganizzazione basata anche su una più performante offerta adv

Snap chiude il Q4 2023 in crescita, ma delude gli analisti. Il titolo perde il 35% a Wall Street

Snap chiude il Q4 2023 in crescita, ma delude gli analisti. Il titolo perde il 35% a Wall Street

L’ultimo trimestre del 2023 di Snap, società a cui fa capo la piattaforma social Snapchat, si chiude in crescita sul fronte dei ricavi. Nonostante questo, però, il titolo è arrivato a perdere nella giornata del 7 febbraio il 35% a Wall Street, perché i risultati raggiunti hanno deluso le aspettative degli analisti.

Nel dettaglio, Snap ha registrato negli ultimi tre mesi dello scorso anno una crescita del 5% per un valore pari a 1,36 miliardi di dollari, cifra che si attesta al di sotto, però, degli attesi 1,38 miliardi di dollari. Va sottolineato, inoltre, che la società ha registrato perdite a 248 milioni di dollari nel Q4, in calo rispetto ai 288 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Gli utenti attivi giornalieri sono aumentati del 10% su base annua a 414 milioni.

Intanto, però, il giorno prima della pubblicazione dei suoi risultati, Snap ha annunciato che si prepara a licenziare il 10% della sua forza lavoro globale, che equivale a circa 500 dipendenti. Un ulteriore ridimensionamento, dunque, dopo quello affrontato a metà del 2022, quando Snap ha tagliato circa 1.000 dipendenti, ovvero il 20% della sua forza lavoro a tempo pieno.

Evan Spiegel, Ceo di Snap, ha dichiarato che la decisione è stata "dolorosa" ma "necessaria per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine".


Leggi anche: SNAPCHAT TORNA A CRESCERE NEL Q3 2023 E BATTE LE STIME DEGLI ANALISTI


Va detto che Snap è tra le società che più di tutte è stata colpita dal rallentamento registrato dalla pubblicità sui social media. Rispetto a società come Meta, gli osservatori e gli organi di informazione specializzati concordano che la più piccola piattaforma social di Los Angeles è di fatto più vulnerabile alle variazioni macroeconomiche e ai grandi cambiamenti come le più recenti modifiche in materia di privacy (leggi anche qui).

In una lettera agli investitori, Snap ha dichiarato che di aver fatto progressi nell'utilizzo del machine learning per aumentare le performance pubblicitarie sulla piattaforma e di essere riuscita ad aumentare, in particolare, il numero di inserzionisti di piccole e medie dimensioni, ma ha anche sottolineato che, nel quarto trimestre, "l'inizio del conflitto in Medio Oriente è stato un vento contrario alla crescita anno su anno" pensando per "circa 2 punti percentuali".

I risultati contrastano con quelli di Meta, le cui azioni la scorsa settimana sono balzate del 20% dopo aver battuto le aspettative di ricavi e utili e aver annunciato il suo primo dividendo trimestrale di 50 centesimi per azione (leggi qui).

Nel trimestre in corso, la guidance di Snap per i ricavi è compresa tra 1,095 miliardi di dollari e 1,135 miliardi di dollari, con una crescita tra l'11 e il 15%. Le attuali stime di consenso sui ricavi si attestano a 1,12 miliardi di dollari.

"Stiamo spostando maggiormente la nostra attenzione verso la crescita degli utenti e sul rendere sempre più intenso l’engagement nelle nostre aree geografiche più monetizzabili, tra cui il Nord America e l'Europa", si legge nella lettera agli investitori.

Intanto, però, a fronte dei licenziamenti annunciati, Snap ha dichiarato che sosterrà - principalmente in questo primo trimestre 2024 - oneri ante imposte tra i 55 milioni e i 75 milioni di dollari, da imputare principalmente a liquidazioni e costi correlati.

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